La valutazione del dolore nei pazienti veterinari rimane una sfida. Data la natura soggettiva dell’esperienza del dolore e l’incapacità degli animali di riferire queste sensazioni, per guidare correttamente la gestione del dolore ci si affida alle osservazioni comportamentali.
Recentemente sono stati messi a punto alcuni strumenti utili per la valutazione del dolore, convalidati sia nei cani che nei gatti. Tuttavia, diversi fattori possono invalidare la precisione di queste valutazioni. Le scale di valutazione sono convalidate in condizioni specifiche, e il loro corretto utilizzo e la loro precisione possono essere influenzate da età, razza e temperamento dell’animale, nonché dagli effetti dei farmaci anestetici e dall’esperienza dell’esaminatore.
La Glasgow Composite Measure Pain Scale – Short Form (CMPS-SF) è una scala del dolore basata sul comportamento dell’animale, è valida in diversi ambiti ed è ampiamente utilizzata come standard clinico per la valutazione del dolore acuto nei cani.
L’ansia è una risposta emotiva in previsione di uno stimolo o di una situazione che l’animale percepisce come pericolosi, e ciò può portare a stress che si ripercuote a livello somatico e comportamentale. Molti animali mostrano paura e/o ansia nel contesto ambulatoriale, e tali stati emotivi possono influenzare il modo in cui viene vissuto e percepito il dolore. È stato suggerito che nei cani l’uso di scale di valutazione del dolore basate sul comportamento possono essere influenzate dalla presenza di ansia.
Stato d’ansia al basale e nel postoperatorio
Sebbene lo stato d’ansia sia un aspetto del comportamento contemplato quando l’animale viene visitato, non è ancora del tutto chiaro il suo impatto sull’uso degli strumenti di valutazione del dolore basati sul comportamento.
A tale scopo, lo studio di Ellwood e Murison ha indagato l’effetto dell’ansia sugli stati di dolore e, in particolare, sull’utilizzo della scala CMPS-SF in cani ospedalizzati sottoposti ad intervento chirurgico per la gestione della malattia del ginocchio. L’ipotesi dello studio era che ai cani particolarmente ansiosi sarebbero stati assegnati punteggi relativi al dolore più elevati rispetto ai cani non ansiosi sottoposti a procedure chirurgiche simili.
Nello studio erano inclusi 18 cani in totale (età mediana di 5,72 anni), tutti sottoposti a procedure chirurgiche per il trattamento di malattie del ginocchio.
La valutazione del dolore era effettuata utilizzando la scala CMPS-SF, mentre la valutazione dello stato d’ansia era eseguita tramite il sistema REF (Reactivity Evaluation Form) e tramite la scala VAS (Visual Analogue Scale).
Sia per il sistema REF che per la scala VAS i cani con punteggi più alti erano designati come “High REF”/”High VAS”, e quelli che mostravano punteggi più bassi erano indicati come “Low REF”/”Low VAS”. Per entrambi i sistemi di valutazione, inoltre, gli autori prevedevano misurazioni prima e dopo l’intervento (preoperatorie e postoperatorie).
Dai risultati è emerso che non vi sono relazioni tra i livelli di ansia preoperatoria (quindi gli stati d’ansia al basale) e i punteggi associati al dolore misurati con la scala CMPS-SF.
Inoltre, lo studio ha evidenziato che i punteggi REF postoperatori erano significativamente più alti rispetto ai punteggi preoperatori, suggerendo un aumento generale dello stato d’ansia dopo l’intervento chirurgico.
Tale aumento complessivo sembrava essere principalmente il risultato di un aumento dei punteggi relativi al gruppo “Low REF”, aumento che invece non è statoregistrato per il gruppo “High REF”.
Allo stesso modo, un aumento statisticamente significativo è stato registrato nei punteggi VAS postoperatori nel gruppo “Low VAS”, ma non nel gruppo “High VAS”. Questo suggerisce che l’accrescimento dell’ansia nel periodo postoperatorio è maggiore nei cani che hanno il livello di ansia al basale inferiore.
Reference
Ellwood B, Murison PJ. Investigating the effect of anxiety on pain scores in dogs. Vet Anaesth Analg. 2022 Jan;49(1):135-142. doi: 10.1016/j.vaa.2021.07.005.