Si stima che il 17-20% delle restituzioni dei cani ai canili, con conseguente rischio di soppressione, sia motivato da problemi comportamentali. Già da questo dato appare evidente quanto le capacità di socializzare dell’animale siano rilevanti per un rapporto ottimale cane-proprietario.
Peraltro, la paura degli estranei o l’aggressività nei confronti delle persone o degli altri cani viene influenzata dagli stimoli ricevuti durante il periodo di socializzazione del cucciolo. In quest’ottica, le Puppy Class (PC) – i percorsi di educazione e socializzazione tra cuccioli durante le quali si apprendono le prime basi della socializzazione – sono state sviluppate proprio per prevenire l’insorgenza di disordini comportamentali.
Si tratta di un approccio diverso da quello che caratterizza l’addestramento all’obbedienza del cane adulto: le Puppy Class hanno infatti lo scopo di gettare le fondamenta per un inserimento adeguato nel contesto sociale. Non sono però disponibili studi riguardanti gli effetti comportamentali che questo tipo di socializzazione precoce comporta in prospettiva sul cane adulto e pochi lavori ne hanno analizzato scientificamente gli esiti a lungo termine.
Più di recente, tra l’altro, hanno iniziato ad affermarsi anche sessioni più informali di socializzazione tra cuccioli chiamate Puppy Party.
Proprio per verificare gli esiti di queste diverse modalità di training, uno studio condotto all’Azabu University di Sagamihara in Giappone e pubblicato sul Journal of Veterinary Medical Science ha sottoposto 142 cani a diverse sessioni di educazione che prevedevano quattro gruppi: Puppy Class, addestramento del cane adulto, Puppy Party e nessun training.
La durata dei training e i metodi di valutazione
Nello studio giapponese, i 44 cani del gruppo Puppy Class sono stati sottoposti a sessioni di un’ora alla settimana per sei settimane; i 39 cani del gruppo Puppy Party hanno partecipato a un party di un’ora, mentre i 27 cani del gruppo adulti hanno seguito lezioni base di obbedienza della durata di un’ora alla settimana per sei settimane; i 32 cani restanti, senza training, rappresentavano i controlli. La valutazione è stata effettuata tramite una serie di prove comportamentali – atteggiamento sociale verso le persone, risposta al contatto fisico e ai comandi del proprietario o di estranei, risposta a nuovi stimoli e risposta alla separazione – con l’aggiunta di un questionario di valutazione apposito (C-BARQ, Behavioral Assessment & Research Questionnaire).
I prospettici vantaggi della socializzazione precoce
Dall’analisi dei risultati è emerso che i cani del gruppo Puppy Class e del gruppo adulti mostravano una risposta significativamente più elevata ai comandi, sottolineando quindi che il miglioramento del comportamento non dipende dall’età. Nel gruppo Puppy Class, comunque, la risposta comportamentale di fronte agli estranei era decisamente più positiva, dimostrando che questo tipo di training consente di prevenire problemi comportamentali come la disobbedienza o la paura degli estranei.
Come sottolineano gli autori, questo significa che la partecipazione a circa 4 mesi di età a questo genere di socializzazione offre ragionevoli garanzie che il cane mantenga un atteggiamento amichevole anche in prospettiva futura. Altrettanto importante, lo studio giapponese attesta che la partecipazione a una Puppy Class o a un addestramento da adulto migliora la capacità del cane di rispondere ai comandi.
Il lavoro, inoltre, ha fatto emergere una convergenza significativa tra le prove comportamentali e la valutazione C-BARQ, confermando l’efficacia effettiva del questionario per l’identificazione precoce di atteggiamenti comportamentali inappropriati. Anche questo rappresenta un aspetto rilevante, in quanto la tempestività dell’intervento correttivo può evitare che il problema diventi critico.
Fonte
Kutsumi A, Nagasawa M, Ohta M, Ohtani N. Importance of puppy training for future behavior of the dog. J Vet Med Sci. 2013;75(2):141-149. doi:10.1292/jvms.12-0008