Per il cane, il vomito è un atto riflesso che in alcuni casi gli consente di espellere attivamente qualsiasi contenuto pericoloso finito nello stomaco, da un pasto eccessivo, appunto, a sostanze tossiche o corpi estranei. Il cane può vomitare anche dopo aver bevuto perché lo ha fatto troppo velocemente o a causa del mal d’auto.
Il vomito è differente dal rigurgito, cioè un ritorno di cibo appena mangiato o di saliva dallo stomaco o dall’esofago fino in gola, che avviene in modo passivo, “spontaneo”, senza sforzo, a differenza del vomito, che causa violente contrazioni dell’addome, che scuotono il cane. Segnali che precedono il vomito sono l’aumento della bava alla bocca e uno stato di agitazione.
Osservare ciò che il cane ha vomitato è importante per aiutare il veterinario a formulare la diagnosi: aspetto e colore possono indicare una causa diversa. Può essere schiumoso, denso o liquido; giallo, bianco, marrone, verde, o arancione; può contenere boli di pelo, cibo non digerito o addirittura vermi vivi, bile (giallo-verde), sangue rosso vivo o marrone, corpi estranei, parti di piante, legnetti, erba, frammenti di ossa, feci ecc. Quando il cane vomita muco trasparente, simile all’albume, si tratta di succhi gastrici.
Anche rimanere per molte ore a digiuno, per esempio di notte, può causare al mattino episodi di vomito, così come una produzione in eccesso di saliva, causata dalla nausea.
Le cause del vomito
Un elenco non esaustivo delle cause del vomito comprende cambi repentini nella dieta, pasti (in particolare crocchette) consumati voracemente e troppo in fretta, senza masticare. Inoltre, il cane potrebbe vomitare dopo aver ingoiato:
- un corpo estraneo (calzini, giocattoli, batterie ecc.)
- detersivi, prodotti per giardinaggio
- il contenuto di un cestino della spazzatura o qualche alimento trovato per strada durante la passeggiata, magari tossico per il cane (come cioccolato, aglio, cipolla, patata ecc.).
Anche le sostanze tossiche possono causare vomito di acqua e schiuma bianca. Nei casi di intossicazione e avvelenamento possono manifestarsi anche altri sintomi, come diarrea, pupille dilatate, mancanza di coordinazione, gengive pallide, convulsioni o coma, in casi estremi. Inoltre, come può succedere alle donne, anche i cani in gravidanza possono vomitare: se succede in continuazione, è bene consultare il veterinario.
Il vomito può essere causato anche da fastidi al centro nervoso dell’equilibrio, e quindi il cane può stare male durante i viaggi in macchina o su altri mezzi di trasporto. Ancora, allergie alimentari a certi ingredienti, come soia, manzo, pollo, maiale, manzo o grano: in questi casi oltre al vomito, ci può essere prurito, diarrea e possibile perdita di peso.
Patologie di differente gravità, come diabete mellito, gastrite o gastroenterite, malattie infiammatorie croniche dell’intestino, infezioni virali, batteriche o parassitarie (nematodi, anchilostomi o tricocefali) possono causare vomito insieme ad altri sintomi. Se tra questi ci sono diarrea, perdita di appetito, segmenti di vermi nel vomito o nelle feci, letargia è probabile che si tratti di un’infestazione di parassiti intestinali (di solito risolvibili con un vermifugo).
Il vomito mucoso, cioè con muco abbondante, si verifica quando c’è una patologia respiratoria.
Altre cause sono insufficienza renale o surrenale, patologie del fegato, occlusioni, tumori o ulcere dello stomaco, pancreatite, torsione dello stomaco o esofago dilatato. Anche alcuni farmaci possono provocare il vomito, perché sono utilizzati impropriamente o come effetto collaterale: per esempio, corticosteroidi, antinfiammatori non steroidei, penicilline. In caso di ingestione di prodotti tossici o medicinali è bene portarli con sé dal veterinario.
Come fermare il vomito
Ma se il vomito può essere una reazione fisiologica transitoria, quando è il caso di preoccuparsi e consultare subito il veterinario? Quando è frequente, se contiene sangue, se ha un aspetto simile a feci, se è bile (vomito giallo-verdastro). Inoltre, se il vomito si associa a diarrea, inappetenza, vertigini, tremore, convulsioni, intontimento, aumento della sete o problemi urinari, e il cane ha l’addome gonfio, è bene rivolgersi prima possibile allo specialista. Lo stesso vale se il cane cerca di vomitare senza riuscirci perché la causa potrebbe essere una dilatazione-torsione dello stomaco, oppure se vomita l’intero pasto, perché potrebbe essere affetto da megaesofago, un’eccessiva dilatazione dell’esofago che accumula cibo senza farlo arrivare allo stomaco.
Nei casi più lievi, invece, il vomito si risolve in breve tempo e senza bisogno di terapia. Importante comunque mantenere alta l’attenzione per almeno 48 ore: se ricompare il vomito, lo stato generale del cane peggiora, è comunque necessario rivolgersi al veterinario. A maggior ragione se compaiono altri sintomi (diarrea, febbre, dolore addominale). Per la diagnosi, il veterinario potrà effettuare una serie di esami, oltre alla visita, come un esame del sangue per una possibile insufficienza renale; una radiografia o un’ecografia addominale se sospetta un corpo estraneo, un’ulcera o una pancreatite.
In caso di grave disidratazione, pericolosa soprattutto per i cuccioli e i cani anziani, può essere necessario il ricovero.
Se il cane è adulto, in salute, non si disidrata e non ci sono altri sintomi, basta tenerlo a digiuno per 24 ore (e senza bere per 12), reintroducendo poi il cibo con gradualità e frazionando i pasti (da 4 a 6 al giorno, ogni due ore circa durante il giorno). È bene cominciare con alimenti facili da digerire come carne trita bollita o cotta priva di grasso, pesce bianco o pollo, cotti e riso bollito, sempre ben cotto. Si può conservare l’acqua di cottura del riso e darla al cane a piccole dosi. Inoltre, il veterinario può consigliare prodotti che aiutino a ripristinare una corretta funzionalità dello stomaco, a base per esempio di gomma di guar oppure carruba, utile soprattutto nei casi in cui al vomito si associa anche la diarrea.
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