Vantaggi della dieta “homemade” nel cane con problemi gastrointestinali

Un case report conferma l’efficacia di questo tipo di approccio in un animale affetto da malassorbimento intestinale già sottoposto a gastropessi.

Pubblicato il
, diSilvano Marini

Da qualche tempo si sta registrando una sorta di ritorno ad abitudini dietetiche genericamente “più naturali”. Parallelamente, anche in ambito veterinario si nota una crescente attenzione dei proprietari per il tipo di alimentazione da riservare ai propri animali da compagnia e aumenta il numero di quanti ritengono che una dieta casalinga comporti una serie di benefici a lungo termine per il benessere del pet. Sottolineato che il coinvolgimento di un veterinario nutrizionista è fondamentale per garantire il corretto apporto quotidiano di nutrienti, le diete “homemade” possono anche rappresentare un’opzione terapeutica decisamente interessante per il trattamento dei disturbi gastrointestinali. Tra i vantaggi, la possibilità di impostare un approccio personalizzato, dato che i contenuti in nutrienti si possono facilmente modificare, in base alle specifiche esigenze individuali, per correggere alterazioni della motilità e dell’assorbimento. La conferma viene da un case report italiano, presentato durante ESVCN 2022, il congresso dell’European Society of Veterinary and Comparative Nutrition che si è tenuto a Basilea.

La perdita di peso dopo gastropessi

Al centro del lavoro, un cane da caccia di 12 anni, affetto da dilatazioni gastriche ricorrenti, già sottoposto all’intervento di gastropessi un anno prima e successivamente alimentato con cibo secco di produzione industriale, che aveva fatto registrare una perdita di 10 kg di peso in 12 mesi. 

Riguardo al quadro clinico iniziale, alla prima valutazione il cane pesava 12 kg, presentava un Body Condition Score (BCS) di 2/9 e dilatazioni gastriche ogni due mesi. In termini ematochimici si rilevavano l’aumento degli enzimi epatici alanina aminotransferasi (ALT) e fosfatasi alcalina (ALP), valori ridotti di eritrociti, ematocrito ed emoglobina, che assieme ai dati riguardanti albumine, TLI (Serum Trypsin-like Immunoreactivity) e folati confermavano la diagnosi di malassorbimento a carico dell’intestino tenue, riconducibile a proliferazione batterica o ad altre enteropatie.

Obiettivo, ripristinare un assorbimento corretto

Nell’intento di fronteggiare la perdita di peso e ripristinare un assorbimento intestinale adeguato, all’animale è stato prescritto un trattamento nutrizionale casalingo a basso contenuto di grassi con integrazione nutraceutica. Per bilanciare correttamente gli ingredienti è stato utilizzato Pet Diet Pro, software specialistico per la formulazione di diete casalinghe per cani. Nello specifico, la dieta utilizzata era a base di tacchino, couscous, carote, olio di girasole e di salmone, aggiunti uno per volta, per un totale complessivo pari al 42,30% di carboidrati, al 38,69% di proteine, al 9,10% di grassi, all’8,70% di vitamine, all’1,7% di ceneri. A completamento del regime dietetico, un integratore vitaminico-minerale per diete casalinghe (QDiet) e un supplemento con farina di carruba e frutto-oligosaccaridi, con Enterococcus faecium come probiotico.

Uno strumento in più nel setting veterinario

Dopo un anno di trattamento nutrizionale con la dieta e le supplementazioni descritte, il peso del cane è salito a 18,4 kg, raggiungendo un BCS ideale di 5/9. Le dilatazioni gastriche, inoltre, non si sono presentate negli ultimi sei mesi e in termini comportamentali l’animale è apparso decisamente più attivo e vitale. In più, anche gli esami ematochimici sono progressivamente rientrati in parametri normali. 

Come fanno notare gli autori, dunque, i risultati ottenuti nel case report confermano che questo tipo di approccio interpreta un ruolo fondamentale di fronte ai problemi digestivi del cane, consentendo di migliorare le condizioni di salute generale e la qualità di vita dell’animale. Questo genere di trattamento nutrizionale si può, insomma, considerare alla stregua di un ulteriore strumento terapeutico a disposizione nel setting veterinario.

Reference

Pignataro G, Magnanini E, Belà B, Magnanini J, Gramenzi A. Homemade nutrition for a case of digestive problems in a dog. Case report presentato al congresso dell’European Society of Veterinary and Comparative Nutrition che si è tenuto a Basilea.

Esplora i contenuti più recenti
28_11_2023_Gatti con disturbi gastrointestinali se proprietari e veterinari sottovalutano la dieta
Gatti con disturbi gastrointestinali: se proprietari e veterinari sottovalutano la dieta
23_11_2023_Dieta ricca di fibre con polifenoli nei cani enteropatici
Dieta ricca di fibre con polifenoli nei cani enteropatici
21_11_2023_Associazione tra Clostridium difficile e disbiosi intestinale nel cane
Associazione tra Clostridium difficile e disbiosi intestinale nel cane
Consulta altri contenuti su e
28_11_2023_Gatti con disturbi gastrointestinali se proprietari e veterinari sottovalutano la dieta
Gatti con disturbi gastrointestinali: se proprietari e veterinari sottovalutano la dieta
23_11_2023_Dieta ricca di fibre con polifenoli nei cani enteropatici
Dieta ricca di fibre con polifenoli nei cani enteropatici
10_11_2023_Ecco come le diete iperproteiche modificano il  microbiota intestinale dei gatti
Ecco come le diete iperproteiche modificano il  microbiota intestinale dei gatti
07_11_2023_Digeribilità e appetibilità di diete estruse con soia integrale nei cani
Digeribilità e appetibilità di diete estruse con soia integrale nei cani
27_10_2023_Integrazione con olio di krill nel trattamento dell’osteoartrite del cane anziano
Integrazione con olio di krill nel trattamento dell’osteoartrite del cane anziano
20_10_2023_Appetibilità e somministrazione della spirulina nella dieta di cani e gatti
Appetibilità e somministrazione della spirulina nella dieta di cani e gatti
13_10_2023_Profili metabolomici in cavalli debilitati durante il processo di rialimentazione
Profili metabolomici in cavalli debilitati durante il processo di rialimentazione
10_10_2023_Enteropatie croniche e carenza di cobalamina nei cani studio indaga il ruolo del microbiota
Enteropatie croniche e carenza di cobalamina nei cani: studio indaga il ruolo del microbiota