COMPORTAMENTO

L’attività motoria nei cani anziani riduce il rischio di disfunzione cognitiva

I cani possono sviluppare una forma di demenza senile simile all’Alzheimer. Un buon livello di attività fisica permette di proteggerli dai problemi cognitivi associati all’età.

Pubblicato il
, diElisa Maria Tricarichi

L’esercizio regolare, associato a uno stile di vita sano, apporta numerosi benefici per la salute fisica e mentale dell’uomo

Il declino delle funzioni cognitive e l’insorgere di malattie ad esso associate, sono alcuni degli aspetti che maggiormente incidono sulla qualità di vita dei soggetti anziani, non solo umani ma anche canini; anche questi ultimi, infatti, possono soffrire di malattie legate all’età, come il declino cognitivo o la demenza (Sindrome da Disfunzione Cognitiva, CCDS), solitamente associate a decadimento fisico e motorio. 

Diversi studi hanno evidenziato l’associazione fra l’attività fisica e le performance cognitive dei cani: è stato infatti osservato che i cani affetti da CCDS presentano diversi cambiamenti comportamentali, primo fra tutti una riduzione dell’attività motoria durante il giorno ed un aumento dei movimenti durante la notte

I risultati dello studio USA

Un recente studio, coordinato da Natasha Olby della North Carolina State University e pubblicato su Scientific Report, ha indagato la possibile correlazione fra i livelli di attività fisica dei cani, misurata tramite actigrafia (rappresentazione grafica della quantità di movimento in funzione del tempo trascorso) e le performance cognitive, misurate tramite questionari CADES (Canine Dementia Scale) somministrati ai padroni. 

Lo studio è stato condotto per due settimane su un gruppo di 27 cani di razze diverse (taglia grande e piccola), con età media di 13 anni, fractional lifespan (aspettativa di vita frazionata, calcolata dividendo l’età cronologica per l’aspettativa di vita media relativa alla razza) medio di 1,04 e attività fisica spontanea media di circa 22 minuti al giorno. 

I risultati dei questionari compilati dai padroni hanno evidenziato, su tutto il campione, un CADES score medio di 10 (range 0-70), in particolare, 6 cani (22%) presentavano decadimento cognitivo lieve, 7 (26%) moderato, 4 (15%) grave e 10 (37%) avevano uno score nella normalità.  

Inoltre, lo studio ha analizzato le correlazioni tra:

  • livelli di attività fisica e dolori articolari e spinali, su cani con uno score di livello di dolore articolare medio di 5 (range 0-17) e uno score di livello di dolore spinale medio di 6 (range 1-19);
  • livelli di attività fisica e velocità di andatura, al guinzaglio e senza, su cani con una velocità di andatura media al guinzaglio di 0,77 m/sec (range 0,41 – 1,30) e una velocità di andatura media senza guinzaglio di 1,23 m/sec (range 0,43 – 2,47).

I risultati dello studio hanno evidenziato, nel campione in esame, picchi di attività motoria alle 06:00 e alle 09:00 del mattino, e un terzo picco di attività alle ore 19:00. In particolare:

  • i cani anziani con maggiore fractional lifespan risultavano più attivi nelle primissime ore del mattino (ore 4:00 – 5:00) e meno attivi nelle ore serali. Inoltre, presentavano maggiore attività durante le ore notturne nel weekend;
  • i cani con score CADES più alto, e quindi con difficoltà cognitive più marcate, mostravano molti più movimenti durante le ore notturne e nelle primissime ore del mattino, sia nei giorni infrasettimanali che nel weekend;
  • i cani con dolore articolare più elevato erano più attivi al mattino presto ed i cani con score di dolore spinale più alto erano più attivi la sera;
  • i cani con un maggior rapporto di velocità di andatura con/senza guinzaglio, durante i giorni infrasettimanali, erano più attivi nel primo pomeriggio, questo non si verificava nel weekend.

Così si previene il deficit cognitivo

Lo studio ha evidenziato che all’aumentare del fractional lifespan dei cani è associato un incremento del deficit cognitivo ed un aumento del dolore articolare e spinale

Per quanto riguarda il rapporto fra velocità di andatura con e senza guinzaglio rispetto al fractional lifespan, i cani in studio non mostravano variazioni

I test condotti per la valutazione dei livelli di performance cognitiva dei cani, che valutavano l’attenzione, la memoria e la risposta ai comandi, hanno evidenziato che: i cani più performanti in termini di memoria erano quelli più attivi fisicamente durante la sera, mentre quelli con performance peggiore e con score CADES elevati, erano quelli più attivi durante la notte

Conclusioni

Gli Autori dello studio hanno, dunque, rilevato che i livelli di attività motoria dei cani anziani sono fortemente influenzati dal relativo fractional lifespan e che esiste una correlazione fra i livelli di attività motoria e le capacità cognitive dei cani, soprattutto in riferimento alla memoria.

Reference

Reference:  Mondino A, Khan M, Case B, Giovagnoli S, Thomson A, Lascelles B.D.X, Gruen M, Olby N. Activity patterns are associated with fractional lifespan, memory, and gait speed in aged dogs. www.Nature.com/Scientific reports (2023) 13:2588. DOI: 10.1038/s41598-023-29181-z

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