Intesa come la capacità di muoversi senza limitazioni né dolore, nel cane la mobilità dipende da molteplici fattori come la razza, la struttura fisica, la postura e la forma atletica.
Si tratta chiaramente di un fattore in grado di condizionare la qualità della vita e la longevità stessa dell’animale, che in ogni caso appare strettamente legata a uno stile di vita sano.
È quindi evidente l’importanza di promuovere l’esercizio fisico più appropriato per ogni età del cane, ma anche di riconoscere tempestivamente eventuali problemi da correggere.
Firmato da due ricercatrici dell’Università della Pennsylvania a Filadelfia, un articolo pubblicato su The Vetrinary clinics of North America. Small animals practice offre una serie di considerazioni e suggerimenti sul tema, che vengono proposti in base all’età dell’animale.
Osservare attentamente la postura statica e dinamica
Prima di tutto, il lavoro statunitense sottolinea un aspetto che viene troppo spesso sottovalutato suggerendo di osservare sempre con grande attenzione la postura che assume il cane, sia a riposo (seduta, sdraiata, in piedi), sia in movimento (mentre cammina, corre, salta), raccomandando di spiegare al proprietario come riconoscere criticamente eventuali anomalie che possono evidenziare problemi di natura muscolo-scheletrica (come per esempio le deviazioni delle zampe anteriori o la cifosi della colonna).
La promozione e il monitoraggio di una postura corretta, infatti, possono in molti casi fare la differenza, consentendo di identificare tempestivamente una stenosi spinale o una displasia in un cucciolo o di ridurre il rischio di lesioni articolari in un cane senior.
Altro aspetto generale – che evidentemente così scontato non è – sul quale l’articolo insiste in più di un’occasione è il mantenimento di un peso appropriato, in quanto il sovrappeso e l’obesità interferiscono inevitabilmente con la mobilità dell’animale e possono aprire la strada a una serie di complicanze sistemiche.
Fondamentale, in questa chiave, mantenere un corretto rapporto tra massa magra e massa grassa, così come un’adeguata struttura muscolare.
Gli esercizi più congrui e produttivi per ogni età
Dopo un’accurata disamina del tema mobilità, riferito alle varie razze canine e alle specifiche esigenze delle diverse età evolutive dell’animale, con le possibili conseguenze patologiche che si possono manifestare, il duo di autrici passa in rassegna una serie di consigli e raccomandazioni in base all’età del cane, con le scelte più sane per i cuccioli (i più piccoli da 8 settimane a 5 mesi e i più grandi da 5 a 12 mesi), i cani adolescenti (da 1 a 3 anni), quelli adulti (da 4 a 6 anni) e i cani senior (da 7 anni in avanti).
Per ognuna di questa fasce anagrafiche o di maturazione muscolo-scheletrica, il lavoro propone gli esercizi più congrui e produttivi da eseguire per migliorare e conservare le doti di stabilità, equilibrio, forza e resistenza. L’articolo, inoltre, per alcuni aspetti, comprende anche una serie di rimandi ad ulteriori approfondimenti consultabili sullo stesso numero della rivista.
Un impegno che deve durare per l’intera vita del cane
Il risultato finale del lavoro, in buona sostanza, si può considerare come una sorta di vademecum sulla mobilità del cane, ricco di informazioni e di consigli pratici sul tipo e le modalità dell’esercizio fisico più utile e produttivo per l’animale, che comprende anche precise indicazioni sull’iter diagnostico da seguire per identificare la natura di eventuali problemi età per età.
Tutto questo per ribadire che la promozione della mobilità è strettamente legata a uno stile di vita sano ed è un impegno irrinunciabile che deve durare per l’intera vita del cane, favorendone la longevità e migliorando allo stesso tempo il legame affettivo con il proprietario.
Reference
Ramos MT, Otto CM. Canine Mobility Maintenance and Promotion of a Healthy Lifestyle. Vet Clin North Am Small Anim Pract. 2022;52(4):907-924. doi:10.1016/j.cvsm.2022.03.001