Viaggiare con il proprio cane può essere un’esperienza molto bella, ma può anche trasformarsi in un disagio, che può rendere stressanti anche i percorsi più brevi, sia per l’amico a quattro zampe, sia per il proprietario.
Durante qualsiasi viaggio, infatti, possono presentarsi situazioni che generano stress e ansia, come il caldo, l’affollamento del mezzo di trasporto, la permanenza nel trasportino per molte ore o anche semplicemente la rottura della routine quotidiana.
Un altro aspetto da considerare è il malessere da movimento, o più propriamente la cinetosi, molto frequente nei cani, soprattutto nei cuccioli, che può manifestarsi in qualunque modo si viaggi: auto, pullman, nave, aereo o treno.
Per evitare brutte sorprese, e rendere piacevole per tutti l’esperienza, è importante pianificare con attenzione il viaggio e prendere alcune precauzioni che possano garantire il benessere emotivo e fisico dell’animale. È opportuno anche fare ricorso, se necessario, ai farmaci appropriati, su indicazione del veterinario.
Mal d’auto & Co.: i disturbi da viaggio
La cinetosi del cane è più frequente nei cuccioli e nei cani giovani rispetto a quelli più anziani, così come il malessere da movimento affligge più i bambini che gli adulti. Questo accade soprattutto perché nei cuccioli l’apparato vestibolare, ovvero le strutture dell’orecchio interno che permettono al cervello di governare l’equilibrio e la postura, non sono ancora completamente sviluppate.
Come capita agli esseri umani, non è detto che con la crescita non si avvertano più i disturbi da movimento: può capitare che anche cani adulti soffrano di cinetosi.
Come si capisce che il cane sta soffrendo per il movimento? Manifesta segni di nausea, quindi sbava molto più del solito, si lecca eccessivamente le labbra, guaisce e piagnucola, trema, vomita e talvolta può avere scariche di diarrea.
Molto spesso nella cinetosi alle cause fisiche si aggiungono anche cause nervose: il mezzo di trasporto, di frequente la macchina, può essere un motivo di forte ansia per il cane, perché associato a stress o eventi traumatici particolarmente intensi, come il viaggio per andare dal veterinario, la separazione dalla cucciolata, o un colpo di calore, o lo stesso malessere da movimento provato nei primi mesi di vita.
Il disagio provato da cuccioli può, quindi, condizionare il comportamento del cane adulto, anche se l’apparato vestibolare nel frattempo si è completamente sviluppato. In questi casi, è utile rivolgersi al veterinario per affrontare il problema. Esistono molti rimedi per la cinetosi, che vanno dalla terapia comportamentale, al ricondizionamento, a trattamenti farmacologici, come un medicinale in gocce o in compresse contro la nausea, un ansiolitico o un sedativo con effetto calmante.
Il veterinario può consigliare anche prodotti a base per esempio di estratto di tè verde, per favorire il benessere e la serenità dell’animale, o di zenzero, per combattere la nausea.
In casi particolari, ma mai per sedare o addormentare un cane durante un volo in cabina o nella stiva pressurizzata, il veterinario potrebbe anche suggerire un sonnifero.
Pianificare i viaggi a 4 zampe
Qualunque sia la destinazione, il modo migliore per fare del viaggio un’esperienza positiva è renderlo il più confortevole possibile per il cane. È importante, quindi, che il cane viaggi in condizioni di sicurezza e che sia il benvenuto sul mezzo di trasporto, nelle soste lungo il tragitto e nella destinazione finale.
Prima della partenza
Prima di partire è buona abitudine far fare al cane un controllo veterinario, per verificare il suo stato di salute e per accertarsi che non vi siano disturbi che possono sconsigliare il tipo di viaggio in programma. Il medico può dare consigli utili per affrontare le eventuali criticità, valutare l’opportunità di prescrivere al cane un farmaco tranquillante, un sedativo o un antiemetico, ovvero un medicinale contro la cinetosi. Il veterinario può anche aiutare a mettere insieme un piccolo kit di primo intervento per gestire le emergenze di pronto soccorso in viaggio o in un Paese estero. Può essere opportuno anche stipulare un’assicurazione per coprire spese veterinarie che potrebbero rendersi necessarie, soprattutto all’estero.
A questo proposito può essere utile controllare in anticipo la disponibilità di studi o di cliniche veterinarie nei pressi della destinazione del viaggio, per essere pronti a ogni evenienza.
Per vacanze e viaggi in Italia è sufficiente avere con sé il libretto sanitario del cane, aggiornato con tutte le vaccinazioni effettuate, ma quando si attraversa la frontiera si deve essere muniti anche del passaporto canino, un documento identificativo dell’animale rilasciato dai servizi veterinari della Asl, che riporta anche il numero del microchip o del tatuaggio. Ogni Paese, poi, ha normative particolari per il trasporto dei cani: organizzando il proprio itinerario è necessario informarsi accuratamente sulle regole sanitarie e di sicurezza dei Paesi che si attraversano.
Dove andare
Non ci sono località espressamente sconsigliate ai cani: ovunque vada l’uomo, può generalmente seguirlo anche l’amico a quattro zampe. Esistono pero condizioni oggettive, come l’età, la razza, lo stato di salute, il carattere e così via, che devono essere valutate per decidere se il cane può affrontare il viaggio e la vacanza senza essere sottoposto a uno stress eccessivo. Non tutti i cani sono a loro agio in crociera, o in un trekking in montagna, o in luoghi molto freddi o molto caldi, e non esistono soluzioni che vadano bene per tutti: un cane anziano abituato agli spostamenti e alle escursioni affronterà probabilmente una vacanza avventurosa con meno stress di un cucciolo poco addestrato e molto ansioso. Più che chiedersi quale cane scegliere per andare in vacanza è utile domandarsi quale vacanza è più adatta al proprio cane.
In generale nell’organizzazione di un viaggio bisogna accertarsi prima di partire che il cane sia ben accetto negli hotel o nelle case in cui si intende pernottare. Non devono mancare generi di conforto, come una cuccia, un tappetino o una copertina che il cane possa utilizzare per riposare e dormire, una ciotola per il cibo, i suoi giocattoli preferiti, un collare o una pettorina e un guinzaglio di scorta e sacchetti per raccogliere le feci.
Come viaggiare
Anche il viaggio deve essere pianificato, con lo scopo di renderlo il più confortevole possibile per il cane. Gli spostamenti in automobile, anche se lunghi, consentono di assicurare al cane un certo numero di soste per i suoi bisogni e di passeggiate per sgranchire le zampe e interrompere la monotonia. Oltre a rispettare le norme del codice della strada per il trasporto di animali del Paese in cui si viaggia, è fondamentale mantenere l’ambiente fresco e ben ventilato per scongiurare colpi di calore.
Per gli spostamenti in treno, sugli autobus extraurbani e su navi e traghetti è necessario informarsi sulle norme delle singole compagnie di trasporto. Possono infatti esservi limiti legati alla taglia, l’obbligo di museruola e guinzaglio per i cani medi e grandi, o il trasportino per quelli di taglia piccola. In determinate condizioni di affollamento il trasporto dei cane non è consentito.
Per evitare il mal d’auto, è meglio che il cane viaggi a stomaco vuoto, a digiuno da un paio d’ore, ma tuttavia deve avere sempre a disposizione acqua in abbondanza. Se invece tollera bene gli spostamenti sui veicoli e il viaggio si protrae a lungo, si possono dargli da mangiare delle crocchette, più pratiche da dispensare.
Referenze
Conder GA at all. Efficacy and safety of maropitant, a selective neurokinin 1 receptor antagonist, in two randomized clinical trials for prevention of vomiting due to motion sickness in dogs. J Vet Pharmacol Ther. 2008 Dec;31(6):528-32. doi: 10.1111/j.1365-2885.2008.00990.x. PMID: 19000275.
https://www.akc.org/expert-advice/health/car-sickness-in-dogs/