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Il calore del cane: come comportarsi

In questo articolo

Dalla pubertà in avanti, le femmine di cane attraversano il periodo del calore, caratterizzato da cambiamenti fisiologici e comportamentali. Quando avviene, come si manifesta e come gestire questa fase delicata.

A partire da circa 6 mesi e per il resto della loro vita, tutte le femmine di cane sperimentano il calore, detto anche estro, durante il quale sono disponibili e ricettive all’accoppiamento.

Il calore, che solitamente dura tra le due e le quattro settimane, è un momento particolare della vita dei cani: le variazioni ormonali determinano una serie di cambiamenti che riguardano sia la fisiologia del cane femmina, sia i suoi comportamenti, e quindi condizionano anche la vita della famiglia che vive con l’animale.

Sapere che cosa comporta il ciclo dell’estro, quante volte all’anno il cane va in calore, quando è fertile, ogni quanto ha le perdite, quanto durano i cambiamenti del comportamento, quanto dura il periodo fertile, che cosa fare e come calmarlo è molto importante per il benessere del cane. La conoscenza di questi aspetti è fondamentale anche per valutare, con il consiglio del veterinario, la possibilità di sterilizzazione dell’animale o della sua riproduzione. 

La maturazione sessuale del cane

Mediamente il primo calore si verifica all’età di circa 6 mesi, ma questo periodo varia molto da individuo a individuo e soprattutto in riferimento alla taglia. I cani più piccoli possono andare per la prima volta in calore intorno ai 4 mesi, mentre quelli di taglia più grande anche intorno ai 2 anni. 

I primi cicli estrali possono avere un andamento irregolare, ma da quel momento in poi la maggior parte dei cani va in calore circa due volte l’anno, ogni 6-7 mesi. Anche per questo aspetto vi sono molte variazioni da taglia a taglia. Le razze piccole tendono ad avere un ciclo estrale più regolare e più breve, tanto che in alcuni casi possono andare in calore anche ogni 3 mesi, ossia quattro volte all’anno. I cani di taglia molto grande, al contrario, possono avere anche un solo ciclo di calore all’anno.

Con il passare del tempo può aumentare l’intervallo tra un calore e l’altro, ma a differenza di quanto accade negli esseri umani, in cui la menopausa mette fine ai cicli fertili nelle donne, le femmine di cane continuano ad andare in calore per tutta la vita, a meno che non vengano sterilizzate.

Contrariamente a quanto si possa pensare, il primo calore non segnala la completa maturazione sessuale dell’animale e una gravidanza precoce, prima che il cane abbia avuto almeno due cicli estrali, è fortemente sconsigliata.

Quali sono i segni del calore

I segnali che possono far capire che il cane sta entrando in calore sono principalmente la vulva ingrossata e i sanguinamenti. Altri segnali si possono cogliere con l’osservazione dei comportamenti dell’animale: fa pipì molto spesso (minzione frequente), si toeletta le parti intime più frequentemente del solito, beve tanto, quando viene toccato si alza in piedi, tende le gambe posteriori e scosta di lato la coda, piange e ulula. In generale il cane potrebbe apparire nervoso, distratto o, al contrario, molto vigile, e potrebbe manifestare ansia e irrequietezza. Talvolta si modifica anche l’appetito: non mangia più come prima oppure, al contrario, chiede cibo più spesso del solito.

Il cane femmina cerca la compagnia dei maschi, quindi può essere meno obbediente e più intollerante al guinzaglio. Alla presenza dei maschi alza la groppa e sposta la coda di lato. 

Non in tutte le fasi del calore il comportamento della femmina rispetto ai maschi è il medesimo, perché in alcuni periodi del suo ciclo estrale potrebbe mostrare irritazione e aggressività verso le attenzioni maschili, che accoglie soltanto nei giorni in cui è effettivamente fertile. I maschi, invece, sono attratti dalla femmina durante tutto il calore, sollecitati dai feromoni e dagli ormoni presenti nelle sue secrezioni. 

Il calore non induce generalmente disturbi come vomito, diarrea e incontinenza. Se dovessero manifestarsi per più giorni è bene effettuare una visita veterinaria, così come se durante il calore vi sono perdite di colore bianco e con cattivo odore. Potrebbe infatti trattarsi di un’infezione batterica che colpisce l’utero dei cani, la piometra, che provoca la formazione di pus nell’utero e che, senza un immediato intervento del veterinario, può avere un esito fatale. 

Il ciclo della fertilità nei cani

Il calore, o estro, può durare dalle 2 alle 4 settimane e si articola in quattro fasi. In primo luogo, a causa dell’aumento della produzione di estrogeni, cominciano a manifestarsi i sintomi del ciclo dell’estro: il mutamento del comportamento della femmina, che si fa più agitato e nervoso, la vulva gonfia, perdite trasparenti di muco e perdite di sangue sono i segnali più frequenti. Questa prima fase, chiamata proestro, è l’inizio del ciclo riproduttivo e dura tra i 7 e i 10 giorni. I feromoni presenti nelle secrezioni vaginali cominciano ad attirare l’interesse dei maschi, ma la femmina non è ancora pronta per l’accoppiamento.

Nei 5-10 giorni successivi, le perdite diventano marroni sempre più chiare e l’emorragia può ridursi o interrompersi. È in questa seconda fase, chiamata propriamente estro, che la femmina cerca la compagnia del maschio e si rende disponibile alla monta. Questi sono anche i giorni fertili, quelli ideali per far accoppiare il proprio cane se si desidera una cucciolata, tuttavia la femmina potrebbe restare incinta fino a fine calore.

La fase successiva, il diestro, ha una durata molto variabile e segna il ritorno alla normalità, almeno per quanto riguarda i segni visibili del calore: la vulva torna alle dimensioni normali, per la diminuzione drastica dei livelli di estrogeni. Se non c’è stata la fecondazione dell’ovulo, comincia l’anestro, la quarta e la più lunga fase (dura circa 6 mesi), il periodo di riposo prima del successivo ciclo di calore. 

Attenzione al calore silente

Se il cane femmina non è sterilizzato e gode di una normale salute riproduttiva, va in calore con una certa regolarità. Può capitare, però, che nell’intervallo di tempo in cui ci si aspetta il ritorno dell’estro non vi sia alcun segno del calore, come se il cane avesse un ritardo o saltasse proprio il ciclo. In questi casi può verificarsi in realtà un calore silente, o asintomatico, durante il quale non si manifestano i classici segnali come le modifiche del comportamento, il gonfiore della vulva e il sanguinamento, o si manifestino in forma talmente lieve da passare inosservata.

Si può riconoscere questo tipo di calore perché i cani maschi lo avvertono ugualmente e assumono quindi atteggiamenti e comportamenti tipici del corteggiamento alla femmina.

Il calore asintomatico è più frequente nei cani giovani e piuttosto raro in quelli anziani.

Quando, invece, il cane salta il calore è bene rivolgersi al veterinario, perché le cause potrebbero essere alcuni disturbi dell’apparato riproduttivo.

Come comportarsi quando il cane è in calore? 

La preoccupazione principale quando il cane è in calore è l’attenzione dei maschi. È necessario isolare il cane e tenerlo lontano da tutti i cani maschi non castrati. Va tenuta sempre al guinzaglio quando si esce di casa e bisogna fare molta attenzione quando la si lascia sola all’esterno, anche in un giardino o un cortile recintato. I maschi, infatti, potrebbero avvertire la sua presenza e scavalcare le recinzioni, o scavare per passare sotto, e lei stessa potrebbe tentare la fuga per accoppiarsi. 

Un’altra preoccupazione durante il calore è il sanguinamento. Per limitare i danni e lo sporco creato dalle perdite ci sono alcune opzioni. Si può tenere il cane in stanze con pavimenti e superfici più facili da pulire, come il bagno, limitandogli l’accesso al resto della casa. Un’alternativa meno pratica è ricoprire tessuti e mobili imbottiti e letti con teli impermeabili. Un altro dei rimedi è provare a usare le mutande per il calore, un modo semplice per evitare che il cane sporchi senza limitare i suoi spostamenti per casa.

A parte queste due preoccupazioni, il calore non interferisce con la vita quotidiana e il rapporto cane/uomo, ed è quindi possibile andare in vacanza, fare il bagno al mare, passeggiare in montagna e dedicarsi a tutte le attività che di solito si condividono con il proprio cane, semplicemente riservando qualche attenzione in più e qualche coccola extra.

Cucciolata o sterilizzazione?

Molti esperti concordano sul fatto che i cani non destinati alla riproduzione intenzionale dovrebbero essere sterilizzati. In generale, infatti, la letteratura scientifica conferma che i cani sterilizzati di entrambi i sessi hanno una durata di vita media maggiore. È noto, però, che il rischio di alcuni tumori e di alcune patologie può essere aumentato o diminuito dal momento della sterilizzazione, a seconda del tipo di disturbo e della razza. 

Tenuto conto di rischi e benefici, la sterilizzazione delle femmine di cane è raccomandata prima del primo ciclo di calore, quindi tra i 5 e 6 mesi in media per i cani piccoli e di taglia media, e tra i 5 e i 15 mesi per i cani di taglia grande, ma il momento giusto deve essere valutato cane per cane dal veterinario e dal padrone.

Se invece si desidera avere una o più cucciolate, è bene chiedere consiglio al veterinario per individuare il momento giusto per la gravidanza e per aiutare il cane durante la gestazione. Potrebbe essere opportuno, per esempio, integrare l’alimentazione del maschio con lo zinco, che stimola la normale funzione della prostata, o fornire supplementi di acido folico alle femmine, per la normale funzionalità estrale e riproduttiva.

Referenze

Concannon PW. Reproductive cycles of the domestic bitch. Anim Reprod Sci. 2011 Apr;124(3-4):200-10. doi: 10.1016/j.anireprosci.2010.08.028. Epub 2010 Oct 8. PMID: 21055888. 

Pereira AM, Maia MRG, Fonseca AJM, Cabrita ARJ. Zinc in Dog Nutrition, Health and Disease: A Review. Animals (Basel). 2021 Apr 1;11(4):978. doi: 10.3390/ani11040978. PMID: 33915721; PMCID: PMC8066201.

Elwood JM, Colquhoun TA. Observations on the prevention of cleft palate in dogs by folic acid and potential relevance to humans. N Z Vet J. 1997 Dec;45(6):254-6. doi: 10.1080/00480169.1997.36041. PMID: 16032001.

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