NUTRACEUTICA

Valori nutrizionali dei cibi preconfezionati per il gatto senior

Nel gatto senior, l’impiego generalizzato di cibi preconfezionati non è raccomandato. Compito del veterinario è quello di fornire indicazioni nutrizionali personalizzate.

Pubblicato il
, diSilvano Marini

Secondo un’analisi statunitense pubblicata sul Journal of Veterinary Internal Medicine i contenuti degli alimenti commerciali in vendita negli Usa non sono adeguati alle esigenze dell’animale anziano. Gli autori suggeriscono quindi diete personalizzate impostate dal veterinario.

Per quanto la definizione “gatto anziano” sia soggettiva, si usa considerare maturo il gatto dopo i 7 anni di età e anziano quando supera gli 11 anni. Nel gatto senior si registra un aumento del rischio di diverse patologie correlate con l’età, e anche le esigenze nutrizionali dell’animale vanno incontro a modificazioni anche importanti. Proprio per questo, oltre a rappresentare una fonte alimentare completa e bilanciata di adeguata digeribilità, i cibi espressamente commercializzati per i gatti di età ≥7 anni dovrebbero anche contribuire a rallentare o prevenire i cambiamenti metabolici legati all’età, migliorando la salute e la longevità dell’animale.

L’unica differenza significativa è nei contenuti in fibre grezze

Per verificare se i cibi preconfezionati in commercio negli Usa presentano questi requisiti, uno studio pubblicato sul Journal of Veterinary Internal Medicine da un pool di autori dell’Oregon State University, della Colorado State University e dell’University of California ha misurato la densità calorica, le concentrazioni di proteine grezze, fibre grezze, grassi grezzi, fosforo, calcio, magnesio, sodio, potassio e vitamina D3 dei cibi destinati al gatto senior e ha effettuato un confronto con i prodotti destinati al gatto adulto.

In totale sono stati analizzati 31 alimenti per gatti senior e 59 prodotti per gatti adulti ed è risultato che, nonostante tutti gli alimenti preconfezionati rientrino nei parametri ufficiali per il mantenimento del gatto adulto, l’unica caratteristica che differenzia i cibi destinati al gatto anziano è rappresentata da un contenuto più elevato in fibre grezze (P < 0,0001). Non sono invece emerse differenze significative in riferimento a proteine grezze, grassi grezzi e concentrazioni di minerali.

Le esigenze del gatto anziano variano su base individuale

Nonostante una variabilità molto elevata in termini di densità calorica e contenuto di nutrienti, negli Usa gli alimenti preconfezionati disponibili per il gatto senior sono quindi molto simili a quelli destinati al gatto adulto e non sono caratterizzati da un profilo nutrizionale specifico. Come sottolineano però gli autori dello studio, le esigenze del gatto anziano variano su base individuale e dipendono da fattori come lo stile di vita, l’età e la presenza di eventuali comorbilità. A questo proposito viene citato l’esempio della funzione renale, ricordando che nel gatto in età geriatrica le nefropatie rappresentano una causa frequente di morte e che l’alimentazione del gatto con questo genere di problema prevede la riduzione dell’intake proteico e una dieta a basso tenore di fosforo. Ma questo non è il caso dei cibi preconfezionati analizzati. 

Il veterinario deve fornire indicazioni nutrizionali personalizzate

Per quanto riguarda la presenza di concentrazioni più elevate di fibre grezze riscontrata nei cibi destinati al gatto senior, gli autori ritengono che i produttori cerchino in questo modo di ridurre la densità calorica di questi prodotti per contenere gli aumenti di peso indesiderati. Nel gatto di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, infatti, le esigenze energetiche diminuiscono e una percentuale elevate dei gatti in sovrappeso appartiene proprio a questa fascia anagrafica. Una ulteriore ragione potrebbe essere l’intento di favorire la motilità gastrointestinale, ma l’elevato contenuto in fibre grezze può anche ripercuotersi negativamente sulla digeribilità e sulla consistenza delle feci. 

In ogni caso, in base ai risultati delle analisi gli autori ritengono che nel gatto senior l’impiego generalizzato di cibi preconfezionati non sia raccomandato e che dev’essere il veterinario a fornire indicazioni nutrizionali personalizzate in base all’età, allo stile di vita dell’animale e alla presenza di specifiche comorbilità. Il messaggio del lavoro, infatti, è che la dieta del gatto in età avanzata deve sempre riflettere le effettive esigenze individuali.

Reference

Summers, SC, Stockman, J, Larsen, JA, Sanchez Rodriguez, A, Zhang, L. Evaluation of nutrient content and caloric density in commercially available foods formulated for senior cats. J Vet Intern Med. 2020; 34: 2029– 2035.

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