Rischio infezione da Escherichia coli multiresistente in cani alimentati con carne cruda

L'alimentazione RMBD potrebbe influenzare il microbiota, modificare la frequenza di alcuni filogruppi e aumentare la diffusione di E. coli enteropatogeni. 

Pubblicato il
, diSimona Purrello

La pratica di nutrire i cani con diete a base di carne cruda sembra essere in crescita in diversi Paesi, ma i rischi associati all’eventuale ingestione di carne infetta da ceppi di E. coli enteropatogeno e resistente agli antimicrobici sono in gran parte sconosciuti dalla comunità.

Esistono già diversi studi che correlano, di fatto, l’alimentazione tramite RMBD (raw meat-based diet) e contaminazione ambientale con E. coli enteropatogeno tramite le feci, ma pochissimi di questi studi hanno poi caratterizzato tali ceppi. 

Recentemente, sono stati caratterizzati 216 ceppi di E. coli isolati da cani alimentati con una RMBD confrontandoli con quelli isolati da cani che seguivano una dieta un mangime secco convenzionale.

Il pattern dietetico influenza i ceppi di E. coli

I risultati dello studio pubblicato su Antibiotics hanno indicato che nelle feci dei cani alimentati con una RMBD sono stati isolati più frequentemente ceppi di E. coli dal filogruppo E, a differenza di quelli isolati da cani alimentati con mangime secco convenzionale che appartenevano più frequentemente al filogruppo B2.  

Le differenze tra i lignaggi di E. coli rilevate dagli Autori sono probabilmente dovute al fatto che le abitudini alimentari, come la quantità di carboidrati e proteine ingerite, alterano la composizione e la diversità del microbiota intestinale, incluso E. coli. Vale la pena notare che la RMBD è, per esempio, caratterizzata dal un basso contenuto di carboidrati (circa il 15%), significativamente inferiore al contenuto delle diete secche commerciali.

Patogenicità e multiresistenza: rischio di trasmissione all’uomo?

Inoltre, gli isolati da cani alimentati con RMBD sono risultati positivi per il gene codificante per l’enterotossina 1 termostabile di E. coli

Gli stessi isolati erano spesso multiresistenti, con ceppi produttori di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL). 

Il sequenziamento dell’intero genoma di sette ceppi di E. coli produttori di ESBL ha rivelato la presenza del gene blaCTX-M-55 e, in due ceppi, del gene mcr-1 coinvolto nella resistenza alla colistina. 

La correlazione fra la presenza di isolati multiresistenti e una dieta a base di carne cruda è stata già rilevata in altri studi ed è di grande preoccupazione a causa dell’evidenza della facile trasmissione di questo batterio tra specie diverse

È interessante considerare come il consumo di una RMBD aumenta, anche, la possibilità di trasmissione di questi ceppi multiresistenti di E. coli tra i proprietari e i loro cani.

È importante notare che i cani inclusi in questo studio non sono stati sottoposti a terapia antimicrobica durante il campionamento. Ciò è rilevante poiché è noto che l’uso di antimicrobici può aumentare la prevalenza di batteri resistenti, incluso E. coli produttore di ESBL

Conclusioni

Questi risultati suggeriscono che l’alimentazione RMBD può influenzare il microbiota del cane, modificare la frequenza di alcuni filogruppi e aumentare la diffusione di E. coli enteropatogeni. 

Inoltre, la RMBD sembrava essere collegata alla presenza fecale di tale batterio, e quindi al potenziale rischio di disseminazione, di E. coli multiresistente.

Reference

Ramos CP, Kamei CYI, Viegas FM, et al. Fecal Shedding of Multidrug Resistant Escherichia coli Isolates in Dogs Fed with Raw Meat-Based Diets in Brazil. Antibiotics (Basel). 2022;11(4):534. Published 2022 Apr 17. doi:10.3390/antibiotics11040534

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