È stato dimostrato, nell’uomo e nel cane, che l’invecchiamento ha un profondo effetto sulla composizione e sulla diversità del microbiota gastrointestinale.
Nei gatti, gli studi condotti finora hanno caratterizzato il microbiota fecale felino in vari stadi della vita e hanno dimostrato cambiamenti nella sua composizione correlati all’età e all’alimentazione.
I cambiamenti nel microbiota intestinale legati all’età possono essere associati all’immunosenescenza o alla disfunzione del sistema immunitario.
L’immunosenescenza può portare ad un’infiammazione cronica che contribuisce allo sviluppo di malattia legate all’invecchiamento. Nei gatti, in particolare, gli effetti dannosi che possono essere correlati all’avanzare dell’età ed allo stato di infiammazione includono un aumento del rischio di sviluppo di varie condizioni come la malattia renale cronica (CKD), il diabete, le malattie gastrointestinali, il cancro e il declino cognitivo.
Data l’aspettativa di vita media che per i gatti domestici è ad oggi di circa 12 anni, e considerato il fatto che a partire dai 10 anni si considera un gatto come anziano, risulta di grande interesse lo studio degli alimenti che possono essere in grado di mitigare gli effetti negativi dell’invecchiamento.
I vantaggi del cibo test
Vari dati in letteratura hanno mostrato i benefici che alcuni tipi di cibi possono apportare alla salute dei gatti anziani, portando a livelli sierici più bassi della tossina uremica 3-indossil solfato, o ad un aumento della velocità di filtrazione glomerulare (GFR).
Lo studio di Ephraim et al. ha valutato l’effetto di un cibo test (con preponderanza di determinati ingredienti) con potenziali benefici antinvecchiamento, sui metaboliti plasmatici e fecali e sulla composizione del microbiota intestinale dei gatti anziani.
I ricercatori hanno reclutato 40 gatti domestici a pelo corto con età compresa tra 8 e 16 anni.
I principali cibi utilizzati sono stati:
- cibo controllo, caratterizzato da una preponderanza di frumento, farina di glutine di mais, riso, grasso di maiale, pollo, uova, polpa di barbabietola, semi di lino, olio di pesce, carnitina, olio di semi di soia, fibra d’avena e glutine di frumento;
- cibo test, caratterizzato da una preponderanza di riso integrale, farina di glutine di mais, piselli, pollo, semole d’avena, miscela di fibre (broccoli e sansa di pomodoro), olio di soia, polpa di barbabietola, olio di pesce e carnitina;
- cibo della fase di wash-out, costituito dagli stessi ingredienti del cibo controllo, ad eccezione della polpa di barbabietola e della quantità di fibre.
Lo studio ha previsto un periodo di 30 giorni in cui i gatti hanno consumato il cibo wash-out. Successivamente i gatti sono stati divisi in due gruppi (numericamente uguali), uno nutrito con cibo controllo e l’altro con cibo test.
Dai risultati dello studio è emerso che, rispetto ai gatti che hanno consumato il cibo controllo, i gatti del gruppo test hanno mostrato livelli più bassi di metaboliti associati a processi dannosi (per esempio le tossine uremiche) e, al contempo livelli più elevati di metaboliti associati al mantenimento della salute dell’organismo (per esempio antiossidanti come i tocoferoli).
Inoltre, a livello metabolico, nei gatti che hanno assunto una dieta con cibo controllo si è avuto uno shift verso la proteolisi, dato evidenziato dai livelli più elevati di metaboliti degli amminoacidi e da livelli più bassi di metaboliti dei carboidrati.
Per quanto riguarda, invece, il microbiota fecale, varie famiglie di batteri saccarolitici come Coriobacteriaceae, Veillonellaceae, Bifidobacteriaceae e Lactobacillaceae sono risultate più abbondanti nei gatti del gruppo test rispetto a quelli del gruppo controllo.
Un cibo di qualità per felini d’altri tempi
In conclusione, lo studio di Ephraim et al. ha mostrato che il consumo di cibi specifici è associato a livelli più elevati di metaboliti degli aminoacidi e a un particolare microbiota, entrambi correlati a condizioni migliori di salute.Inoltre, sia i dati sul metabolismo che i dati sul microbiota fecale hanno evidenziato che il cibo test sembra favorire la saccarolisi, in contrasto con la proteolisi che invece sembra essere favorita dall’assunzione del cibo controllo. Dai dati considerati sembra, quindi, che questo genere di alimentazione possa sostenere la salute dei gatti anziani.
Reference
Ephraim E, Jewell DE. Effect of Nutrition on Age-Related Metabolic Markers and the Gut Microbiota in Cats. Microorganisms. 2021 Nov 25;9(12):2430. doi: 10.3390/microorganisms9122430.