MICROBIOTA INTESTINALE

L’infezione da Tritrichomonas foetus nel gatto e la composizione del microbiota

L'infezione da T. foetus sembrerebbe alterare il metabolismo fermentativo a livello del colon e promuovere uno stato di disbiosi.

Pubblicato il
, diSilvano Marini

Per chiarire quali sono i meccanismi patogenetici che innesca il protozoo, uno studio condotto all’Università della Carolina del Nord e pubblicato sulla rivista PLOS ONE ha valutato il suo impatto sull’assetto del microambiente batterico intestinale

Nel gatto domestico l’infezione da Tritrichomonas foetus è notoriamente problematica da trattare – il parassita mostra scarsa sensibilità agli antibiotici – ed è caratterizzata da recidive piuttosto frequenti. La trasmissione avviene per via oro-fecale e il protozoo si insedia a livello del colon dove prolifera all’interno della colonia batterica locale in prossimità della mucosa, associandosi a colite linfo-plasmacellulare e neutrofila con diarrea cronica persistente, che non di rado è destinata a perdurare per l’intera vita dell’animale.

A rimarcare i rapporti tra la flora batterica commensale e la famiglia delle Trichomonadidae, nelle donne con infezione venerea da Trichomonas vaginalis è emerso che la disbiosi del microbiota vaginale interpreta un ruolo importante sia in termini patogenetici sia come fattore predisponente. In questo caso, infatti, i batteri disbiotici agiscono da patobionti che promuovono la patogenicità agevolando l’adesione di T. vaginalis alle cellule cervicali e aumentando la permeabilità paracellulare. Allo stesso modo, nel topo da laboratorio la colonizzazione intestinale da parte del Tritrichomonas musculis commensale viene influenzata dai rapporti competitivi e cooperativi che si innescano con i componenti del microbiota intestinale per l’utilizzo dei bioprodotti metabolici. 

Dato che questa classe di parassiti acquisisce i micronutrienti dall’ambiente dell’ospite fagocitando anche elementi della flora batterica, uno studio condotto all’Università della Carolina del Nord e pubblicato sulla rivista PLOS ONE ha valutato l’impatto del T. foetus sul microbiota fecale del gatto. L’ipotesi è che il microambiente batterico degli animali infetti possa presentare tratti specifici di disbiosi che consentano di comprendere meglio i meccanismi patogenetici dell’infezione e rappresentare possibili target per il trattamento. 

L’assetto del microbiota secondo il sequenziamento del gene 16S rRNA 

Per valutare l’impatto del protozoo sul microbiota del gatto, all’Università della Carolina del Nord sono state valutate, tramite sequenziamento del gene 16S rRNA, le differenze d’assetto del microbiota fecale in un gruppo di animali con e senza infezione naturale da T. foetus e in un gruppo di gatti prima e dopo l’infezione indotta a scopo sperimentale. Dall’analisi è emerso che negli animali che avevano contratto l’infezione per via naturale i generi Megamonas ed Helicobacter risultavano significativamente aumentati in prevalenza e abbondanza; nei gatti infettati a scopo sperimentale i campioni fecali post-infezione mostravano un’abbondanza più bassa di Dialister e Megamonas, ma un’abbondanza più elevata di Betaproteobacteria e Succinivibrionaceae.

Il T. foetus va a competere con specifici batteri del microbiota

Sulla base di questi risultati, sottolineando in particolare i cambiamenti specifici in abbondanza di Veillonellaceae e Succinivibrionaceae, gli autori ipotizzano che l’infezione da T. foetus vada ad alterare il metabolismo fermentativo a livello del colon e che il protozoo promuova la disbiosi andando a competere per i substrati fermentabili utilizzati da alcuni batteri specifici; in quest’ottica i bioprodotti metabolici contribuirebbero ad alimentare un persistente stato di infiammazione a livello del colon e a determinare la diarrea

Questo per quanto riguarda i meccanismi patogenetici dell’infezione. Ricordato che quello pubblicato su PLUS ONE è il primo studio di questo genere, gli autori spiegano che ulteriori approfondimenti con la misurazione dei metaboliti microbici e protozoari nel gatto con infezione da T. foetus potrebbero consentire di identificare specifici target terapeutici.

Reference

Bierlein M, Hedgespeth BA, Azcarate-Peril MA, Stauffer SH, Gookin JL. Dysbiosis of fecal microbiota in cats with naturally occurring and experimentally induced Tritrichomonas foetus infection. PLoS One. 2021;16(2):e0246957. Published 2021 Feb 19. doi:10.1371/journal.pone.0246957

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