MICROBIOTA INTESTINALE

La dieta BARF aumenta la biodiversità del microbiota intestinale

Uno studio recente ha evidenziato differenze nella composizione e nella biodiversità del microbiota fecale tra cani alimentati con dieta BARF e cani alimentati con diete commerciali.

Pubblicato il
, diAndrea Torrisi

Uno studio recente ha evidenziato differenze nella composizione e nella biodiversità del microbiota fecale tra cani alimentati con dieta BARF e cani alimentati con diete commerciali.

Le diete commerciali a base di crocchette costituiscono, da molti anni, i regimi alimentari dei cani domestici. Un’alternativa a questo tipo di alimentazione è la dieta Biologically Appropriate Raw Food (BARF), che mira a imitare il comportamento alimentare naturale dei lupi. 

Questa dieta si basa principalmente su ossa e cibi crudi, che includono carne, frattaglie, scarti e ossa carnose crude, oltre a verdure, frutta, oli e integratori

La dieta BARF si è guadagnata popolarità grazie ai suoi potenziali benefici per la salute degli animali domestici, come il miglioramento della salute orale, la riduzione delle dimensioni delle feci, il miglioramento della salute del mantello del cane e una riduzione delle malattie infiammatorie.

BARF Vs crocchette

Nonostante i benefici che le diete BARF possono apportare, esistono delle preoccupazioni legate a potenziali squilibri nutrizionali legati alla loro somministrazione. 

Inoltre, non di rado, la loro formulazione si basa su esperienze non documentate o informazioni online non verificate. Pertanto, non ci sono ancora studi scientifici che supportino pienamente i benefici di questa dieta.

D’altra parte, anche l’alimentazione con crocchette solleva alcuni dubbi. Sebbene l’uso di alte temperature nella loro produzione riduca la probabilità di proliferazione di microrganismi, riduce anche la disponibilità di nutrienti. 

Inoltre, l’alimentazione con crocchette e i suoi conservanti sono stati associati allo sviluppo di obesità, cancro e malattie gastrointestinali.

Il microbiota intestinale dei cani svolge un ruolo vitale nella loro salute. La dieta influisce sulla composizione del microbiota intestinale dei cani, ciò a sua volta ha implicazioni per quanto concerne la protezione contro i patogeni, l’efficienza del sistema immunitario e i processi metabolici. L’alterazione del microbiota può innescare processi patologici come l’obesità e la malattia infiammatoria intestinale.

Dieta BARF e microbiota intestinale 

In letteratura scientifica vari studi hanno confrontato il microbiota intestinale dei cani alimentati con diete naturali e cani alimentati con diete commerciali, riscontrando delle effettive differenze nelle loro popolazioni microbiche. 

Nei cani alimentati con crocchette, il microbiota intestinale è dominato principalmente da batteri appartenenti ai phyla Bacillota (Firmicutes), Bacteroidota e Fusobacteriota. Nei cani alimentati con diete a base di cibo crudo, l’abbondanza di alcuni batteri, come Faecalibacterium, diminuisce, mentre aumenta la presenza di altri batteri come Fusobacterium varium, Clostridium hiranonis e Clostridium perfringens.

Al fine di studiare meglio queste differenze a livello del microbiota intestinale, 

Castañeda et al., utilizzando il sequenziamento dell’rRNA 16S, hanno confrontato il microbiota intestinale dei cani alimentati con una dieta BARF (n=20) con quello di cani alimentati con una dieta commerciale (n=26), allo scopo di identificare le differenze nelle abbondanze relative di alcuni batteri e i cambiamenti nella biodiversità

Dai risultati è emerso che la dieta causa degli effettivi cambiamenti nella composizione e diversità del microbiota fecale, con una maggiore ricchezza e biodiversità in particolare nei cani alimentati con dieta BARF

Le analisi della diversità beta hanno confermato che la dieta è direttamente correlata alla composizione del microbiota indipendentemente dalla razza o dal sesso. 

Sono stati identificati specifici taxa particolarmente abbondanti, in modo differenziale, in base alla diversa dieta somministrata: Fusobacterium, Bacteroides e Clostridium perfringens nei cani alimentati con BARF; Prevotella, Turicibacter, Faecalibacterium e Peptacetobacter (Clostridium) hiranonis, principalmente rilevanti nel metabolismo dei carboidrati, nei cani alimentati con la dieta commerciale.

Conclusioni

Il lavoro di Castañeda e collaboratori ha evidenziato che il microbiota dei cani alimentati con la dieta BARF è caratterizzato da una maggiore ricchezza e biodiversità rispetto a quello dei cani alimentati con una dieta commerciale. 

Tuttavia, i cani alimentati con BARF potrebbero potenzialmente acquisire infezioni opportunistiche da patogeni come Clostridium perfringens. Inoltre, dallo studio è emerso che la maggior parte dei taxa arricchiti nei cani alimentati con la dieta commerciale sono legati al metabolismo dei carboidrati, ciò può essere direttamente correlato alla composizione di questo tipo di regime alimentare.

Reference

Castañeda S, Ariza G, Rincón-Riveros A, Muñoz M, Ramírez JD. Diet-induced changes in fecal microbiota composition and diversity in dogs (Canis lupus familiaris): A comparative study of BARF-type and commercial diets. Comp Immunol Microbiol Infect Dis. 2023 Jun 15;98:102007. doi: 10.1016/j.cimid.2023.102007.

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