Dieta del cane adulto: confronto tra farina di pollame e di soia in termini di digeribilità

Una review recentemente pubblicata su PlosOne propone un'analisi delle due principali fonti proteiche utilizzate nella formulazione del cibo per cani in commercio: la farina di soia e la farina di pollame.

Pubblicato il
, diSilvano Marini

Review pubblicata sulla rivista PLOS ONE propone un’analisi delle due principali fonti proteiche utilizzate nel cibo in commercio 

Le proteine rappresentano l’elemento principale della dieta del cane e le due fonti più utilizzate nella formulazione del cibo per cani disponibile in commercio sono la farina di soia e la farina di pollame. La farina di pollame fornisce proteine d’origine animale e deriva dalla lavorazione delle frattaglie. La sua composizione è estremamente variabile e i suoi contenuti proteici variano dal 55 al 65%. Si tratta di una fonte eccellente di aminoacidi, essenziali e non, ma la sua digeribilità viene influenzata sia dal tipo di tessuti animali utilizzati sia dal tipo di lavorazione.

Associate alle proteine d’origine animale, le proteine della soia completano l’apporto in aminoacidi essenziali della dieta e presentano un assetto meno variabile e più standardizzato. La farina di soia contiene comunque diversi fattori antinutrizionali – inibitori della proteasi, fitati, lecitine e polisaccaridi non amidacei – che non vengono digeriti dal cane. La lavorazione a temperature elevate disattiva alcuni di questi fattori, ma compromette il contenuto proteico e la biodisponibilità in aminoacidi.

A proporre un confronto tra le due fonti proteiche è una review della letteratura condotta alla Pontifícia Universidade Católica do Paraná in Brasile e pubblicata sulla rivista PLOS ONE, che ha preso in esame una serie di parametri riguardanti la digeribilità. Per uniformità, nel lavoro sono stati considerati soltanto gli studi che riguardavano cani adulti (età 1-6 anni) di taglia media (10-25 kg).

Il cibo a base di farina di pollame aumenta i coefficienti di digeribilità

Secondo i risultati della review l’intake complessivo non sembra influenzato dalle diverse fonti proteiche, ma la maggioranza degli studi conferma che il cibo contenente ingredienti d’origine vegetale presenta una variabilità più contenuta in termini di composizione nutrizionale di quello basato su ingredienti d’origine animale. D’altrra parte, il cibo a base di farina di pollame aumenta i coefficienti di digeribilità dei nutrienti e l’energia, influenzando anche la presenza relativa di materia secca fecale.

Su quest’ultimo aspetto, gli autori sottolineano comunque che le variabili in gioco sono molteplici, a partire dall’estrema variabilità del cibo a base di farina di pollame. Per la loro elevata variabilità, i prodotti a base di farina di pollame possono infatti presentare un contenuto più elevato di ceneri e più ridotto di proteine, con maggiori perdite di minerali con le feci e una produzione maggiore di materia fecale secca.

La farina di soia, al contrario, contiene sostanze che inducono elevata fermentazione a livello del microbiota intestinale, con la produzione di acidi grassi a catena corta e incremento della pressione osmotica intraluminale con riduzione della materia secca e aumento dell’umidità delle feci. 

La farina di soia è una fonte proteica eccellente, ma va associata ad altre fonti

In termini di digeribilità, i dati sulla farina di soia sono meno positivi di quelli riguardanti la farina di pollame, anche perché la presenza di fattori antinutrizionali ostacola la biodisponibilità dei nutrienti. Emerge però che il coefficiente di digeribilità apparente della proteina grezza aumenta se alla dieta viene aggiunto materiale crudo. Gli autori sottolineano infatti che, se lavorata in modo adeguato, la farina di soia rappresenta una fonte eccellente di proteine, ma la si deve associare ad altre fonti proteiche per garantire al cane un apporto adeguato di aminoacidi essenziali. 

Nel complesso la farina di pollame è risultata più digeribile, ma con un effetto opposto sulla digeribilità della proteina grezza. Anche in questo caso i risultati dipendono probabilmente dall’elevata variabilità del contenuto del cibo allestito con questo tipo di farina: la digeribilità infatti aumenta quando nella preparazione sono stati maggiormente utilizzati ingredienti più digeribili come le frattaglie, il tessuto muscolare e il tessuto adiposo, ma diminuisce quando cresce la concentrazione di minerali a scapito di  quella di proteine.

Reference

Vanelli K, de Oliveira ACF, Sotomaior CS, Weber SH, Costa LB. Soybean meal and poultry offal meal effects on digestibility of adult dogs diets: Systematic review. PLoS One. 2021;16(5):e0249321. Published 2021 May 27. doi:10.1371/journal.pone.0249321

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