INFIAMMAZIONE NUTRACEUTICA

Diarrea acuta nei cani: il ruolo potenziale dei polifenoli

Una recente review ha riassunto le opzioni terapeutiche disponibili per la gestione della diarrea acuta canina, inclusa l’integrazione di antiossidanti nell’alimentazione.

Pubblicato il
, diAndrea Torrisi

La diarrea acuta (DA) rappresenta, nei Paesi occidentali, uno dei disturbi canini più comuni. La diarrea è caratterizzata da una diminuzione della consistenza fecale che porta a feci molli o liquide con un aumento della frequenza delle evacuazioni nell’arco delle 24h. 

Una classificazione che tiene conto della durata temporale del fenomeno prevede che la condizione di diarrea acuta si identifichi con una durata del disturbo da 3 a 7 giorni

I trattamenti per questa condizione non sono sempre perfettamente stabiliti, ciò è dovuto al fatto che l’esatta eziologia è difficilmente identificata e solo in pochi casi (ad esempio quando la causa è rappresentata da parassiti intestinali) esiste una terapia specifica. 

Pertanto, solitamente, il veterinario si concentra sulla gestione dei sintomi, con o senza cambiamento del regime alimentare.

Il tratto gastrointestinale (GI) è una regione dell’organismo in cui si ha una significativa produzione di fattori pro-ossidanti, a causa della presenza di una svariata ed eterogenea quantità di batteri e ingredienti alimentari che interagiscono con il sistema immunitario. Nelle malattie del tratto GI, come la DA, lo stress ossidativo è dovuto allo squilibrio tra la generazione di pro-ossidanti e l’azione degli antiossidanti

Un numero crescente di prove suggerisce che composti come i polifenoli potrebbero esercitare un ruolo protettivo contro le malattie del tratto GI, modulando gli eventi cellulari correlati all’infiammazione nell’intestino e/o alla composizione del microbiota. 

La review di Candellone et al. ha esaminato le varie opzioni terapeutiche ad oggi disponibili nel contesto della DA, con particolare focus sullo stress ossidativo e sul ruolo che composti antiossidanti come i polifenoli potrebbero avere nell’attenuare l’infiammazione e lo stato di stress ossidativo.

Gestione terapeutica tradizionale

Reidratazione e ripristino degli elettroliti

L’approccio terapeutico tradizionale per la DA prevede, innanzitutto, la reidratazione dell’animale e il ripristino dei normali livelli di elettroliti

L’acqua, quindi, rappresenta il “nutriente” principale per i cani con DA, con o senza vomito, per scongiurare la potenziale disidratazione, pericolosa per la vita dell’animale. Nel caso di pazienti che non manifestano vomito è possibile ricorrere anche alla fluidoterapia orale, con glucosio, amminoacidi ed elettroliti.

Generalmente, in caso di disidratazione moderata o grave si rende necessaria la somministrazione per via endovenosa (ev) di fluidi. L’animale è mantenuto sotto osservazione e la somministrazione ev viene protratta fino a che non vi sono segni di consumo volontario di cibo da parte del paziente.

Gestione e modifiche dei regimi alimentari

La gestione della dieta che l’animale deve seguire fa sempre parte del piano di trattamento per la DA. L’obiettivo è fornire alimenti che soddisfino le esigenze nutrizionali del cane, consentendo la normalizzazione della motilità e della funzione intestinale.

L’approccio tradizionale, generalmente, prevede la somministrazione iniziale di una dieta altamente digeribile, con moderati livelli di grassi. Inoltre, dato che non sembrano aumentare il volume fecale o compromettere la digeribilità, può essere valutata l’integrazione di piccole quantità di fibre solubili (fibra di soia, pectina di mela) o miste (fibra di pisello, polpa di barbabietola). 

Il veterinario può, altresì, considerare l’utilizzo di prebiotici e/o probiotici che hanno effetti benefici sul microbiota intestinale, prevenendo la disbiosi.

Terapia antibiotica

La terapia con antibiotici per la DA dovrebbe essere valutata caso per caso, il suo utilizzo dovrebbe essere limitato solo in casi strettamente necessari, come in condizioni in cui vi può essere un forte rischio di sepsi. 

Un uso sconsiderato di questo genere di terapia può avere un impatto negativo sul microbiota intestinale, portando potenzialmente a disbiosi, con riduzione della biodiversità della flora batterica canina.

Integrazione alimentare di polifenoli come supporto alle terapie

Lo stress ossidativo è uno dei principali meccanismi che causano danno tissutale; attraverso l’eccessiva produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS)  – che sono molecole altamente instabili e reattive – può causare danni a qualsiasi biomolecola ossidabile

È stato provato che i ROS sono implicati nel danno cellulare e/o tissutale in svariate patologie, compresi disturbi intestinali come la DA.

Alla luce di tali evidenze, vari studi hanno indagato sul possibile ruolo protettivo di composti antiossidanti nel trattamento dell’infiammazione intestinale e del danno ossidativo. Grande attenzione è stata data, in particolare, ai polifenoli, molecole antiossidanti presenti in alimenti vegetali come la frutta. I loro effetti benefici includono effetti antinfiammatori, attività analgesica, effetto antitrombotico ed effetto anticancerogeno.

Diversi composti fenolici hanno mostrato effetti antimicrobici, inibendo le infezioni batteriche degli epiteli intestinali e delle vie urinarie. I composti fenolici come la quercetina, la rutina e l’acido gallico alterano il microbiota intestinale, modificando l’equilibrio Bacteroides/Firmicutes

Tra i polifenoli, in particolare la quercetina, la quercitrina, il resveratrolo e la rutina rappresentano i composti più studiati in vivo. 

In uno studio effettuato su ratti affetti da colite, la quercitrina, somministrata per via orale ha ridotto l’infiammazione e il danno ossidativo (contrastando la deplezione di glutatione), migliorando il danno al colon in due giorni. In un altro studio effettuato su topi affetti da colite indotta da sodio destran solfato (DSS) la somministrazione di una combinazione di quercetina e piperina ha inibito la secrezione delle citochine infiammatorie IL-6, IL-23 e IL-12, riducendo così l’infiammazione e migliorando la perdita di peso causata dalla colite.

Polifenoli e prospettive future di trattamento 

Ad oggi non vi è un protocollo terapeutico standardizzato per la diarrea acuta canina e la maggior parte della letteratura scientifica si concentra su una combinazione tra interventi di fluidoterapia, modifiche dei regimi alimentari ed eventuale terapia antibiotica.Considerato il ruolo, ben documentato, svolto dallo stress ossidativo nella patogenesi dei disturbi intestinali, inclusa la DA, e gli effetti benefici su più fronti dei polifenoli, è importante analizzare ulteriormente l’integrazione alimentare di queste molecole, al fine di esplorare meglio i loro effetti antinfiammatori e antiossidanti sulla gestione dei disturbi intestinali nei cani.

Reference

Candellone A, Cerquetella M, Girolami F, Badino P, Odore R. Acute Diarrhea in Dogs: Current Management and Potential Role of Dietary Polyphenols Supplementation. Antioxidants (Basel). 2020 Aug 9;9(8):725. doi: 10.3390/antiox9080725.

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