NUTRACEUTICA NUTRIZIONE

Cibi funzionali nella nutrizione di cani e gatti

I cibi funzionali forniscono non solo i nutrienti essenziali, ma hanno effetti benefici per la salute dei nostri amici a quattro zampe. Una revisione pubblicata su Research in Veterinary Science ne evidenzia i punti principali.

Pubblicato il
, diRedazione

L’interesse per i “cibi funzionali” è sempre maggiore in campo nutrizionale. Si tratta di alimenti che forniscono non solo nutrienti essenziali (vitamine, proteine, carboidrati ecc.), ma più in generale hanno effetti benefici per la salute dell’ospite. Mentre sono molti gli studi clinici condotti sull’uomo, più carenti sono le evidenze in ambito veterinario. È importante, tuttavia, considerare come le nostre abitudini dietetiche spesso influenzano quelle dei nostri animali da compagnia, aprendo così la strada a un vero proprio settore commerciale legato alla loro alimentazione. Approfondire ulteriormente l’impatto dei cibi funzionali in cani e gatti è quindi un passaggio fondamentale per assicurarne e/o migliorarne la salute.

Con l’obiettivo di fare il punto della situazione sulle evidenze già pubblicate sull’argomento, è stata condotta una revisione delle letteratura da Alessandro Di Cerbo e colleghi dell’Università G. d’Annunzio (Chieti-Pescara), pubblicata su Research in Veterinary Science. Vediamone i punti principali. 

Frutta e verdura, cereali grezzi, supplementi di collagene, coenzima Q10, prebiotici e probiotici sono solo alcuni dei cibi funzionali maggiormente associati a un miglioramento della salute dell’ospite. Molti di questi stimolano per esempio il senso di sazietà, controllano il picco glicemico post-prandiale e/o i livelli di colesterolo, oppure agiscono sulla microflora intestinale sostenendo la crescita di batteri buoni. È lo stesso anche per i nostri amici a quattro zampe? Dai primi studi sembrerebbe di sì.

Nei cani è stato infatti osservato che:

  • fruttoligosaccaridi (FOS) da soli o in combinazione con mannano-oligosaccaridi migliorano i livelli di immunoglobulina A, riducendo di contro le concentrazioni fecali di fenoli e indoli (Swanson et al., 2002)
  • un supplemento di oligosaccaridi diminuisce l’espressione fecale di Clostridium perfringens e aumenta quella di batteri aerobi, con conseguenze positive sul benessere di cani adulti di razza beagle (Flickinger et al., 2003)
  • sei mesi di dieta supplementata con FOS, vitamine (A, E, D3), minerali, aminoacidi essenziali, estratti vegetali (Grifola frondosa, Curcuma longa, Carica papaya, Punica granatum, Aloe vera, Polygonum L., Haematococcus pluvialis, Solanum licopersicum, Vitis vinifera) hanno avuto effetti positivi sullo stress ossidativo (Pasquini et al. 2013)
  • un mix di cibi funzionali e antiossidanti (proteine di pesce idrolizzate, vitamine, minerali, estratti da Yucca schidigera, betacarotene, Lepidium meyenii e Tribulus terrestris ecc.) assunto per 45 giorni è associato a un costante miglioramento metabolico e a effetti positivi sulla fertilità e sull’attività della tiroide (Ponzio et al., 2013)
  • diete dall’elevato potere antiossidante e arricchite in estratti vegetali (riso, pesce, verdure, minerali, FOS, lieviti, Yucca schidigera, Grifola frondosa, Curcuma longa, Carica papaya, Punica granatum, Aloe vera, Polygonum cuspidatum, Haematococcus pluvialis, Solanum lycopersicum, Vitis vinifera e Rosmarinus officinalis) migliorano parametri cognitivi, neuroendocrini e comportamentali rispetto a un’alimentazione standard
  • diete “funzionali” a base di riso, pesce, grassi e oli vegetali, minerali, bioflavoniodi, FOS, Yucca schidigera, propolis, Salvia officinalis, Thymus vulgaris e Ribes nigrum sono associate a una significativa riduzione di composti solforici volatili a livello orale e, di conseguenza, dell’alitosi dopo 30 giorni rispetto ai controlli. Tali effetti sono stati registrati anche a 20 giorni dall’interruzione della dieta
  • proteine vegetali e di pesce idrolizzate, minerali, estratti di Melaleuca alternifolia, Tilia platyphyllos scapoli e cordata, Allium sativum L., Rosa canina migliorano i sintomi associati all’otite cronica esterna limitando la necessità di terapie antibiotiche in 15 cani adulti (Di Cerbo et al. 2016).

Focalizzandosi poi sui gatti, è stato osservato che:

  • soia, tacchino, mais, avena, vitamine e minerali addizionati a un’alimentazione ad alto (45%) o basso (10%) contenuto di grassi aumentano il punteggio fecale, riducendo gli episodi di diarrea
  • fibre, aminoacidi essenziali (taurina, L-metionina ecc) e minerali incrementano l’escrezione fecale di acidi biliari coniugati, riducendo invece i livelli ematici di taurina
  • la vinaccia di mela (10-20% della dieta) migliora le condizioni di obesità riducendo la densità energetica e la digeribilità delle proteine crude.  

Per concludere, in una società in cui i nostri animali da compagnia stanno diventando a tutti gli effetti parte integrante della famiglia, l’attenzione per la loro alimentazione è in costante crescita. Nonostante sia sempre più consolidata la conoscenza dei cibi funzionali nell’ambito dell’alimentazione umana, molto rimane ancora da scoprire nel contesto veterinario. Rendere più chiare le etichette dei prodotti per animali sarebbe un primo passo per aiutare i proprietari di cani e gatti a conoscere meglio questi prodotti e a scegliere il migliore per le esigenze del proprio animale.

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