Cani con dermatite atopica mostrano, analogamente all’uomo, un profilo lipidico alterato nelle zone interessate dalla patologia. Per esempio, è risultata ridotta l’espressione di acidi grassi liberi e di determinate sottoclassi di ceramidi. Sembrerebbe quindi confermato il ruolo dei lipidi nel mantenimento dell’integrità della barriera cutanea e, di conseguenza, nello sviluppo della dermatite atopica.
È quanto dimostra lo studio di Suttiwee Chermprapai e colleghi della Utrecht University (Olanda), di recente pubblicato su BBA- Biomembranes.
La dermatite atopica (AD) è una patologia caratterizzata da una predisposizone genetica all’infiammazione cronica e da un forte prurito. La patogenesi nei cani non è tuttavia ancora del tutto nota. La disfunzione della barriera cutanea, in particolare dello strato corneo, potrebbe però agevolare la penetrazione di allergeni con conseguente attivazione immunitaria e infiammazione. Un’ulteriore alterazione del microbiota locale potrebbe poi aggravare il quadro clinico.
Considerando la composizione dell’epidermide, la componente lipidica ha un ruolo chiave nella sua struttura e funzionalità. Studi clinici su soggetti con AD hanno infatti mostrato una profonda alterazione qualitativa nel lipidoma delle zone interessate rispetto a controlli sani. Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno quindi voluto esaminare la componente lipidica nei cani sui cani. Per farlo, sono stati prelevati campioni di tessuto cutaneo ascellare e inguinale da cinque cani con AD e tre controlli sani. Di seguito i risultati ottenuti dopo l’estrazione lipidica e l’analisi attraverso raggi-X e spettrometria di massa:
- l’organizzazione lamellare dello strato corneo nel gruppo AD ha mostrato un’elevata variazione rispetto ai controlli
- non è stata riscontrata nessuna differenza nell’abbondanza relativa di colesterolo e ceramidi totali tra i due gruppi. Di contro, nei cani con AD è stata registrata un’espressione significativamente inferiore di acidi grassi liberi (FFA) (9,6 ± 1,4% vs 13,9 ± 1,0%)
- le sottoclassi di ceramidi CER[EOS], CER[NS/NdS] e CER[AS/NH] sono risultate nel complesso quelle predominanti. Tra questi, il rapporto tra i lipidi CER[NS] C44/C34 (ossia con 44 o 34 atomi di carboni) è però risultato diminuito nel gruppo AD. Nessuna differenza invece nel rapporto CER[NdS] C44/C34 tra i gruppi
- il rapporto CER[NS] C44/C34 ha mostrato una relazione decrescente (non lineare) con la gravità della malattia indicata dal punteggio CADESI. In cani con AD di moderata gravità è stato infatti riscontrato un rapporto C44/C34 inferiore (5-25) rispetto ai controlli. Questo rapporto è risultato ancora minore negli esemplari più gravi (0-12).
Cani con dermatite atopica avrebbero quindi un profilo lipidico cutaneo alterato per struttura ed espressione. La gravità della malattia sembrerebbe poi correlata ai livelli di ceramidi con 34 atomi di carboni. Vista la ridotta dimensione campionaria sono tuttavia necessari ulteriori approfondimenti sul ruolo lipidico di questa malattia nei cani.