COMPORTAMENTO RICERCA SCIENTIFICA

Benessere del cavallo, percezione e concettualizzazione degli “addetti ai lavori”

Nuovo studio esplora la percezione del benessere del cavallo utilizzando il modello dei cinque domini e il pensiero sistemico come quadro teorico.

Pubblicato il
, diFederico Scorza

Oggi più che mai il benessere dei cavalli negli sport equestri è al centro dell’attenzione. Per studiare questo fenomeno, la Federazione Equestre Internazionale (FEI) ha creato una commissione per l’etica e il benessere equino per proteggere la longevità del proprio sport. 

Tuttavia, affinché le strategie basate sul benessere abbiano successo, la concettualizzazione del benessere del cavallo deve allinearsi tra le varie parti interessate, compreso il pubblico in generale e accordarsi sulla definizione di benessere, anche tra gli studiosi. 

Lo studio, coordinato da Karen L. Luke, della School of Health, Medical and Applied Sciences dell’Università australiana del Central Queensland, utilizzando l’analisi tematica riflessiva e il Modello dei Cinque Domini (che qui sarà utilizzato come concettualizzazione scientifica del benessere del cavallo), ha identificato tre temi da valutare: 

1 la tangibilità del benessere del cavallo; 

2 l’interpretazione del comportamento indesiderato del cavallo; 

3 come i cavalieri minimizzino pubblicamente le questioni legate al benessere del cavallo ma ne siano invece preoccupati in privato. 

Lo stato dell’arte della ricerca

È ampiamente dimostrato da numerosi studi che il benessere di un cavallo dipende da coloro che se ne prendono cura e lo addestrano. Gli studi recenti hanno esaminato gli atteggiamenti, le percezioni e la comprensione del benessere del cavallo da parte dei proprietari di cavalli negli ultimi 15 anni, ma per molti aspetti questo è un argomento poco studiato.

Peraltro, dalla seconda metà del XX secolo, la scienza del benessere animale ha visto molti progressi in termini di concettualizzazione del benessere; tuttavia, i progressi nel miglioramento della vita degli animali sono forse meno avanzati. 

In generale, le preoccupazioni per il benessere degli animali tendono a concentrarsi su tre approcci distinti: qualità della vita, che spesso è costruita attorno al concetto che un animale è libero di vivere una vita “naturale”; esperienze affettive, tali che un animale sia libero da sofferenza, dolore, fame o altri stati affettivi negativi; e il terzo approccio, spesso adottato da allevatori e veterinari, si concentra sul funzionamento biologico degli animali in modo tale che la fornitura di un riparo, alimentazione e assistenza sanitaria equivalga a un buon benessere animale. 

Recentemente, lo sviluppo del modello dei cinque domini vede questi tre approcci integrati ed evoluti in modo che il benessere degli animali sia costruito come un sistema dinamico che include ciascuno dei tre elementi sopra descritti. 

Nutrizione, ambiente, salute fisica e interazioni comportamentali (comprese le interazioni con esseri umani e non umani) comprendono i primi quattro domini che successivamente confluiscono nel quinto dominio, quello dello stato mentale o degli affetti degli animali.

Lo studio

I risultati di questo studio si basano su 19 interviste semi-strutturate di cavalieri di Victoria, Australia, effettuate nel corso del 2022. Lo studio adotta una visione equino-centrica per evidenziare come la concettualizzazione del benessere da parte degli esseri umani influenzi positivamente o negativamente il benessere del cavallo.

Le interviste sono state divise in tre sezioni. Nella prima sezione i partecipanti sono stati invitati a condividere come si prendono cura e addestrano il proprio cavallo. La seconda parte dell’intervista poneva diverse domande generali sulla scelta dell’attrezzatura per l’equitazione, sulle sfide che affrontano come cavalieri e proprietari di cavalli e sulla loro opinione sul benessere dei cavalli montati. 

Il terzo aspetto dell’intervista si è concentrato su quattro ipotetici aspetti che descrivono scenari comunemente incontrati, come l’età più appropriata per il cavallo per iniziare l’addestramento di base, come gestire un cavallo teso o insensibile durante la monta e come gestire un cavallo difficile da catturare.

Come ben noto, l’accettabilità sociale dello sport equestre è ai minimi storici. Ciò è stato evidenziato durante i Giochi Olimpici di Tokyo del 2020, quando è stata condannato a livello globale un episodio di abusi sui cavalli durante il pentathlon moderno e che ha portato alla rimozione della fase equestre in quello sport. Addirittura, nel 2022, è stato pubblicato un libro che chiedeva la rimozione di tutti gli sport equestri dai Giochi Olimpici. 

Nel Regno Unito, dopo aver chiesto per molti anni di vietare il Grand National a ostacoli, nel 2023 è stato interrotto dai manifestanti, preoccupati per il benessere dei cavalli. 

Nel 2022, un ente no-profit per il benessere dei cavalli ha condotto un sondaggio nel Regno Unito e ha rilevato che il 40% degli intervistati sostiene l’uso continuato dei cavalli nello sport solo se il loro benessere viene migliorato, e il 20% degli intervistati non sostiene l’uso dei cavalli nello sport in alcun modo

Un sondaggio internazionale più ampio condotto dalla FEI ha indicato che circa il 72% era preoccupato per il benessere del cavallo sportivo. 

Questi eventi e questi dati segnalano il crescente disagio del pubblico riguardo al benessere del cavallo sportivo e ne minaccia persino l’accettazione da parte della società.

Un’esposizione completa delle sfide legate al benessere dei cavalli va oltre lo scopo di questo studio, tuttavia è utile evidenziare alcuni esempi: i cavalli soffrono di alti tassi di lesioni orali dovute ai morsi e al modo in cui i cavalieri usano i morsi; la maggior parte dei cavalli mostra comportamenti iperattivi, come sgroppare, spaventarsi e impennarsi mentre vengono cavalcati, comportamenti che, probabilmente, segnalano dolore, stress e/o confusione suggerendo un benessere compromesso. 

Molti proprietari non sono in grado di individuare disturbi comuni come mal di schiena e/o zoppia, con il risultato che molti cavalli vengano montati quando non sono idonei. Alti tassi di soppressione prematura o di pensionamento si riscontrano nel settore delle corse, dove si stima che il 33% dei cavalli da corsa vengano soppressi ogni anno. 

L’aspetto finale della nostra analisi ha evidenziato allineamenti e disallineamenti tra le percezioni dei singoli proprietari di cavalli riguardo al benessere dei cavalli e quelle di vari gruppi influenti nell’ambito equino, comprese le organizzazioni equestri, i veterinari e il pubblico in generale (non proprietario di cavalli).

Conclusioni

Lo studio ha chiaramente identificato un disallineamento tra il modo in cui il benessere del cavallo venga concepito e percepito tra gli “operatori” del settore (proprietari di cavalli, veterinari e organizzazioni equestri) e gli “esterni” (il pubblico in generale e gli studiosi del benessere animale che sostengono una concettualizzazione ampliata del benessere del cavallo).

Lo studio rileva inoltre che le valutazioni dei cavalieri sul benessere del cavallo spesso non sono in linea con ciò che realmente pensano in privato. Questi risultati evidenziano la necessità di ricerca e programmi che forniscano la possibilità, in ambiente equestre, di esprimere apertamente tali preoccupazioni e a tradurle in azioni. 

I programmi partecipativi, sostenuti da una mentalità di partenariato, che coinvolgono tutte le parti interessate e facilitano lo scambio di conoscenze sono un esempio di tale strategia. Simili approcci “dal basso verso l’alto” hanno avuto successo in altri settori, quali l’assistenza sanitaria e l’educazione ambientale. 

Il crescente numero e volume di ricercatori e cittadini che esprimono preoccupazione per il benessere dei cavalli negli sport equestri, insieme alla continua messa in discussione dell’etica dell’utilizzo di animali nello sport, dimostrano la necessità e l’urgenza di trovare nuove soluzioni per migliorare il benessere del cavallo se si vuole che lo sport equestre abbia un futuro a lungo termine.

Reference

Luke KL, Rawluk A, McAdie T, Smith BP, Warren-Smith AK. How equestrians conceptualise horse welfare: Does it facilitate or hinder change? Animal Welfare. 2023;32:e59. doi:10.1017/awf.2023.79

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