La cinofilia internazionale sta lavorando duramente per diffondere la pratica delle discipline con i nostri cani, un modo sano e meraviglioso di vivere il migliore amico dell’uomo a 360 gradi, compiendo un percorso in cui la sua anima addomesticata e sempre più urbanizzata possa convivere con il suo virtuoso passato di animale da lavoro prima ancora che da compagnia, con il quale condividere non più solo il relax sul divano, ma anche e soprattutto una boccata d’aria fresca e del salutare esercizio fisico. Del resto, lo raccomandano sempre più spesso veterinari e educatori per il benessere psicofisico del binomio: uomo e cane devono trascorrere “tempo di qualità” insieme.
Una relazione speciale
Il cane è la specie animale che senza dubbio è più a stretto contatto con noi esseri umani. Recenti studi basati sugli ultimi ritrovamenti archeologici retrodatano l’inizio di questa relazione arrivando ad ipotizzare che duri da 35000 anni. Ovviamente ci si riferisce alle prime interazioni fra popolazioni nomadi e i primi proto-cani molto simili a lupi, ma il dato è comunque molto significativo se si considera che la domesticazione di altri animali e delle piante dovrà attendere più di 20000 anni prima di vedere la luce.
Fino a qualche anno fa la relazione tra uomo e cane si è fondata sua una mutua collaborazione per l’assolvimento di compiti pratici. Gli esempi classici sono i cani come ausiliari per la caccia, per la guardia e la protezione da nemici e altri animali, ma anche i cani da slitta prezioso mezzo di trasporto o i cani per la gestione dei greggi.
La società moderna industriale ha completamente stravolto il proprio stile di vita e le esigenze di chi vive nelle città sono completamente diverse rispetto solo a qualche secolo fa. Ciò nonostante, è palese che questa relazione non ha smesso di essere viva ed il legame tra uomo e cane si sta rivelando altrettanto prezioso. Il cane oggi è infatti un ausiliario validissimo per combattere l’isolamento sociale, la sedentarietà ed il distacco dalla natura, tutte esigenze non meno importanti per garantire una buona qualità della vita.
Gli sport cinofili
È proprio in questo contesto che nascono e si diffondono gli sport cinofili, vere e proprie discipline sportive che sono praticate con il proprio cane. Ad oggi, infatti, alle storiche specialità di derivazione venatoria ma praticate in contesto sportivo e senza abbattimento, sono nate molte altre discipline proprio per coinvolgere ogni tipo di proprietario e ogni tipo di cane.
La più famosa è sicuramente l’agility dog che è nata in Inghilterra più di quarant’anni fa e, ad oggi, è sicuramente la più praticata. Ma oltre a questa va menzionata l’Obedience, che prevede un livello altissimo di addestramento e precisione, un po’ come il dressage degli sport equestri, il Canicross ovvero una corsa campestre nella quale il cane e il conduttore corrono assieme aiutandosi a vicenda, oppure gli sport acquatici praticati in piscina.
L’offerta non manca, così come non mancano i partecipanti a queste attività che sono in costante crescita anno dopo anno anche in considerazione che il numero di famiglie che annoverano al proprio interno almeno un cane è in continuo aumento ogni anno. Le ultime stime indicano la presenza di 9 milioni di cani di famiglia solo in Italia e 92 milioni in Europa.
Vecchie e nuove generazioni
Ormai il movimento coinvolge persone di qualsiasi età: chi è più avanti con gli anni, ma anche i giovani e giovanissimi, preziose risorse di condivisione del fenomeno nell’ambiente scolastico ed extra scolastico, anche attraverso i canali social e web che tanto padroneggiano. Il soggetto in sovrappeso, l’anziano con pochi stimoli, il bambino con difficoltà di relazione, per non parlare della persona disabile, possono trovare nel cane, nei confronti del quale imparano a responsabilizzarsi, un prezioso input per uscire da casa, fosse anche, inizialmente, per una semplice passeggiata. Da lì alla pratica di una vera e propria attività cinofila, attraverso la quale consolidare il rapporto reciproco e porsi degli obiettivi sfidanti, il passo è sempre più breve grazie al passaparola e al lavoro dei media, oggi molto attenti alla dinamiche pet friendly, che valorizzano il potenziale di una storia lunga millenni: quella dei cani che operano con soddisfazione a fianco del proprio umano, ognuno rivestendo il ruolo che più gli si addice, cucitogli addosso come un vestito attraverso la selezione delle varie razze.
Cani sportivi, cani realizzati
Proprio la selezione, con la ricerca e l’esaltazione di certe attitudini, ha reso il lavoro del cane non solo piacevole, addirittura necessario per una condizione di appagamento vero e proprio, la stessa che manca nei tanti soggetti ancora sottovalutati e sotto stimolati che sonnecchiano nei nostri salotti o vagano in solitudine nei nostri giardini. Chi più, chi meno, i cani nascono per “fare”. In mancanza di un vero e proprio lavoro, lo sport è l’alleato perfetto per rendere i nostri cani dei compagni di vita felici e realizzati.
Facilitatore di relazioni
Per non parlare di quanto la serenità proveniente da questo appagamento possa aiutare anche i proprietari, non soltanto i cani, nella vita di tutti i giorni, trasformando dei soggetti annoiati potenzialmente distruttivi e, nei casi peggiori, anche autolesionisti, in individui educati dai quali farsi accompagnare sempre, in qualsiasi occasione. I binomi sportivi frequentano i centri cinofili vicino a casa, ma si spostano frequentemente per gareggiare: viaggiano in auto, alloggiano in albergo, siedono al ristorante, sfruttano e incentivano servizi ricettivi di un Paese sempre più pet friendly che sta superando vecchi pregiudizi nei confronti di un’utenza che oggi, merito anche dei bravi cani atleti, è piacevolmente ben educata. Perché sì, se spesso l’amico cane ci riporta alla natura, può inserirsi perfettamente anche nella società, dove si rivela un efficiente mediatore di rapporti umani: grazie ai cani s’incontrano altre persone, si condividono interessi, nascono belle amicizie.
Stanley Coren, ricercatore di psicologia alla British Columbia University, neuropsicologo e uno dei maggiori autori che si sono occupati dell’intelligenza, delle capacità mentali e della storia dei cani, commenta così uno studio realizzato dalla Lakehead University relativamente alle motivazioni che muovono i praticanti degli sport cinofili: “Quindi negli sport per cani vincere non è tutto. Sembra che la maggior parte delle persone competa negli sport per cani semplicemente perché ottiene gratificazione dalle attività associate all’addestramento e dal raggiungere il loro massimo livello di prestazioni, mentre le interazioni sociali con persone affini le fanno sentire bene”.
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