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Sport cinofili: differenze tra discipline ludiche e attitudinali

In questo articolo

Sono una ventina le attività sportive praticabili con i cani, alcune delle quali esaltano attitudini molto specifiche, mentre altre sono adatte a soggetti di qualsiasi razza o tipologia

Il comune denominatore per le discipline sportive cinofile è quello di offrire ai cani moderni, molti dei quali vivono in contesti altamente urbanizzati, la possibilità di ritrovare loro stessi attraverso la libera espressione di certi comportamenti. L’offerta è varia, con una ventina di sport diversi, e la prima grande differenza tra uno e l’altro è il loro profilo più o meno attitudinale.

Tra le discipline più specifiche, alcune di esse richiedono ed esaltano motivazioni di razza davvero particolari, mentre altre si basano su attitudini tendenzialmente comuni a (quasi) tutti i soggetti della specie canina. 

Esistono, infine, anche attività – definiamole “ludiche” – la cui pratica non necessita di alcuna attitudine, ma si fondano sulla propensione del cane a collaborare genericamente con l’uomo. 

Motivazioni di razza

Per motivazione di razza si intendono a quelle caratteristiche caratteriali, attitudinali e sensoriali che sono state scolpite dall’uomo nel corso dei millenni attraverso una selezione artificiale del cane mirata ad ottimizzare le abilità che maggiormente erano utili in un determinato contesto.

Proprio la selezione da parte dell’uomo di queste caratteristiche è alla base della nascita delle razze così le conosciamo oggi; questo tipo di motivazioni hanno la caratteristica di essere proprio scolpite nel DNA e, quindi, di essere attitudini innate che poi l’addestramento deve gestire e mettere sotto controllo.

Il progresso tecnologico ed il cambiamento sociale che ne è derivato ha privato il cane di tutte le mansioni nelle quali per migliaia di anni è stato accanto all’uomo e questo significa che tantissime razze hanno attitudini caratteriali che rischiano di non trovare più piena soddisfazione. Per questo motivo, molte attività che prima erano veri e propri lavori che il cane compiva assieme all’uomo, ora vengono praticate sotto forma di competizione sportiva.

L’esempio principe riguarda la cinofilia sportiva venatoria. La caccia è da sempre stato uno dei principali campi nel quale il cane ha maggiormente rafforzato la propria collaborazione con l’uomo, molte razze derivano da queste attività che oggi possono essere praticate senza alcun abbattimento di selvaggina, ma esclusivamente per soddisfare al massimo l’istinto naturale di questi cani.

Un’altra disciplina che è strettamente indirizzata a una tipologia di cani in particolare è lo Sheepdog, che inscena vere e proprie conduzioni del gregge, attività perfetta per incanalare correttamente le energie di un soggetto di razza da pastore.

Altrettanto rivolto in particolare solo ad alcune razze canine è il Retriever Sport, attività di riporto in ambiente venatorio dal profilo, però, rigorosamente “green”, perché si svolge in assenza di prede vive, utilizzando esclusivamente riportelli ad hoc. 

Tra queste discipline sportiva va sicuramente inserito anche lo Sleddog che deriva dall’utilizzo del cane come mezzo di trasporto nei paesi nordici quando i cani erano impiegati per trainare le slitte. Da questa specialità sono nate anche derivazioni praticate su terra con il Canicross e il Dog trail, correndo o utilizzando una bicicletta, che originariamente avevano proprio l’obiettivo di tenere allenati i cani durante il breve periodo estivo. In realtà queste discipline oggi vengono praticate anche con cani di razze non selezionati per questo, e la corsa assieme al proprio compagno umano è comunque molto gratificante, ma è indubbio che le razze nordiche sono proprio perfettamente a loro agio.

Attitudini comuni

Si passa poi alle attività di naso, tra Ricerca di tartufi – Pull Out, Mantrailing (ricerca sportiva di persone) e Nosework (ricerca sportiva di essenze). Per quanto, nell’immaginario collettivo, soprattutto le prime due si ritengano troppo spesso prerogativa di razze specifiche – rispettivamente il Lagotto Romagnolo e il Bloodhound – gli sport che richiedono l’uso dell’olfatto sono facilmente praticabili con ottime performance da altre razze, compresi ovviamente i meticci.

Anche gli sport acquatici, a partire dal Soccorso sportivo, che si crede erroneamente adatto ai soli Retriever e Terranova, richiedono abilità che qualsiasi cane, con maggiore o minore attitudine, può sviluppare e perfezionare. L’offerta comprende, oltre al salvataggio e al Dog Sup, entrambi in acque libere, gli Swim Dog Sport, che si praticano in piscina. 

Il salto e altri gesti atletici che implichino velocità e coordinazione, sono capacità innate, seppur espresse con diversi gradi di efficienza, di quasi tutti i cani: nonostante ad alti livelli agonistici siano preferite alcune razze ormai “specialiste”, sport come l’Agility Dog e il DiscDog, e, a maggior ragione, l’Hoopers e il Treibball, sono alla portata di qualsiasi soggetto sano e dinamico. Gli ultimi due, tra l’altro, a più basso impatto fisico, sono oggi praticati anche da cani di grande taglia come, ad esempio, i molossi.

Discipline ludiche

Concludiamo, infine, con quelle attività che non sono pensate per consentire al cane di esprimere particolari propensioni, se non quella molto generica alla collaborazione l’uomo: la Rally Obedience, disciplina che propone percorsi di “obbedienza”, né è un chiaro esempio, insieme alla Dog Dance e al Dog Balance

Menzione a parte va fatta per l’Obedience, in cui le richieste si fanno più complesse e meno autogratificanti per il cane e, dunque, lo spirito collaborativo deve essere particolarmente spiccato, quasi “un’attitudine”. 


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