Sia nell’uomo sia negli animali diversi studi hanno fornito indicazioni sull’esistenza di un coinvolgimento del microbiota intestinale nello sviluppo della dermatite atopica. Una revisione fa il punto su quello che si sa ad oggi
Quando si parla di allergie, la percezione comune è che la diffusione di queste patologie sia in aumento sia per quanto riguarda i cani sia nell’uomo.
Tuttavia, mentre i dati disponibili sembrano confermare questo andamento per l’uomo, per quanto riguarda le malattie allergiche che colpiscono i cani non ci sono indicazioni certe su prevalenza e incidenza.
Le patologie allergiche, in particolare la dermatite atopica, nelle forme umana e canina mostrano diverse caratteristiche comuni. In particolare, c’è un grande interesse nei confronti del ruolo del microbiota del tratto gastrointestinale nella patogenesi della dermatite atopica.
Una revisione di letteratura ha fatto il punto sulle attuali conoscenze relative al rapporto tra microflora intestinale e dermatite atopica nell’uomo e nel cane.
Il ruolo fondamentale del microbiota intestinale
La microflora batterica che risiede nel tratto gastrointestinale sia dell’uomo sia del cane è estremamente diversificata. Il suo contributo è fondamentale per il mantenimento dell’integrità strutturale e funzionale dell’intestino e per la regolazione del sistema immunitario; inoltre è un elemento importante nei processi che regolano l’immunità, contribuisce alla protezione contro l’infezione da microrganismi enteropatogeni e fornisce benefici nutrizionali all’ospite. Per questo, l’alterazione del microbiota intestinale, cioè la disbiosi, può comportare problemi di salute anche gravi, non necessariamente limitati al tratto gastrointestinale.
Microflora intestinale e dermatite atopica: cosa si sa
Nonostante l’importanza del ruolo e l’interesse crescente nello studio del microbiota intestinale, i meccanismi precisi con cui esercita i suoi effetti sono stati svelati solo in parte. Le ricerche condotte finora, però, hanno fornito indicazioni relative a uno stretto legame tra la microflora intestinale e molti fattori coinvolti nella patogenesi della dermatite atopica, come l’immunità e l’infiammazione, la formazione di neuropeptidi, il metabolismo e l’accumulo di lipidi nel sangue e di grasso.
Nell’uomo sono state osservate differenze nella composizione del microbiota fecale tra soggetti sani e soggetti con dermatite atopica, e anche tra bambini che sviluppano in seguito la dermatite atopica e bambini che si mantengono sani; inoltre, l’utilizzo di antibiotici sistemici è stato correlato a un aumento del rischio di dermatite atopica. Tutte queste indicazioni sembrano suggerire un coinvolgimento del microbiota intestinale nella genesi della patologia, probabilmente attraverso la stimolazione delle cellule del sistema immunitario.
Nei cani i dati disponibili sono pochi, ma sono state osservate differenze nella composizione del microbioma di cani sani e cani con patologie gastrointestinali acute o croniche.
La dermatite atopica può quindi essere considerata una possibile manifestazione di un problema sistemico, che coinvolge non solo la disbiosi, ma anche l’aumento della permeabilità intestinale, che può verificarsi anche in assenza di segni gastrointestinali. Infatti, la compromissione della mucosa intestinale sembra avere un ruolo nella patogenesi della dermatite atopica nell’uomo, mentre nei cani è un fattore di rischio per le allergie alimentari, che compaiono in un sottogruppo di esemplari con dermatite atopica.
Strategie per manipolare il microbiota dei cani
Visto lo stretto legame tra dermatite atopica e microflora batterica, per modificare una condizione di atopia si può pensare di intervenire sul microbiota intestinale. Questo può essere fatto eliminando dalla dieta determinati alimenti, integrando l’alimentazione con probiotici e prebiotici, ottimizzando l’assunzione di nutrienti e riducendo lo stress, somministrando una terapia antibiotica, prevenendo o correggendo la riduzione dell’acidità dello stomaco, oppure attraverso il trapianto di microbiota fecale.
Uno sguardo al futuro
“Sia l’uomo sia gli animali domestici si sono evoluti nel corso del tempo per coesistere con i microrganismi. L’idea che i microbi siano solo causa di malattie oggi sembra superata e troppo semplicistica: la distruzione del microbiota, infatti, può consentire a microrganismi normalmente commensali o benefici di crescere eccessivamente e diventare patogeni” commenta l’autore del lavoro. “Di fronte alla crescente incidenza dei fenomeni di resistenza agli antibiotici, le strategie basate sui dati delle ricerche più avanzate e una sana alimentazione potrebbero fornire una soluzione non farmacologica a molti disturbi dell’uomo e degli animali, compresa la dermatite atopica”.
Reference
Craig JM. Atopic dermatitis and the intestinal microbiota in humans and dogs. Vet Med Sci. 2016 Feb 23;2(2):95-105.