Sappiamo tutto, o quasi, sul microbiota umano e su quello del cane. Quantomeno, anche se le domande sono ancora tante, la ricerca in questi due ambiti corre veloce come un treno.
E i gatti? Anche i felini domestici presentano condizioni di salute associate a squilibri (disbiosi) nella composizione dei batteri intestinali, come la malattia infiammatoria intestinale (IBD), il linfoma, il diabete, la malattia parodontale e la dermatite atopica.
Nessuno, però, si era posto l’obiettivo di definire tassonomicamente un set di dati sul microbioma fecale sano di gatti domestici. Almeno finora.
The Kitty Microbiome Project
L’Università della California ha analizzato le comunità microbiche fecali di 161 gatti domestici nordamericani alimentati con differenti tipi di diete commerciali, per approfondire la comprensione della gamma di variazioni riscontrate in una popolazione di gatti apparentemente sani.
Inoltre, hanno analizzato se le differenze nelle comunità microbiche fecali fossero significativamente associate all’età, alla dieta e all’ambiente di vita dell’individuo.
Sono stati identificati trenta generi batterici principali. Prevotella, Bacteroides, Collinsella, Blautia e Megasphaera erano i più abbondanti, mentre Bacteroides, Blautia, Lachnoclostridium, Sutterella e Ruminococcus gnavus erano i più diffusi.
Mentre la composizione della comunità è rimasta relativamente stabile nelle diverse classi di età, il numero di taxa principali presenti è diminuito significativamente con l’età.
Microbiota e dieta
I gatti alimentati con croccantini avevano un numero di “core taxa” di poco superiore, ma significativo, rispetto ai gatti non alimentati con croccantini.
I microrganismi di riferimento dei gatti alimentati con cibo crudo contenevano taxa non così prevalenti o abbondanti come quelli dei gatti alimentati con crocchette.
I gatti che vivono nelle case differiscono in modo significativo da quelli che vivono nei rifugi e hanno una porzione maggiore dei loro microbiomi rappresentata da taxa principali.
Conclusioni
Sebbene siano stati rilevati alcuni effetti dell’età e dello stato FIV sulla composizione del microbioma fecale, la dieta e l’ambiente di vita dell’ospite sono stati i fattori più influenti. Pertanto, viene dimostrato che il microbioma fecale del gatto “sano” non ha un aspetto univoco o medio, ma è piuttosto rappresentato da una diversità di composizioni che dipendono dalle caratteristiche dell’ospite e dallo stile di vita.
Reference
Ganz, H.H.; Jospin, G.; Rojas, C.A.; Martin, A.L.; Dahlhausen, K.; Kingsbury, D.D.; Osborne, C.X.; Entrolezo, Z.; Redner, S.; Ramirez, B.; et al. The Kitty Microbiome Project: Defining the Healthy Fecal “Core Microbiome” in Pet Domestic Cats. Vet. Sci. 2022, 9, 635. https://doi.org/10.3390/vetsci9110635