C’è un segnale che in molti sottovalutano e che invece non va quasi mai ignorato: la linguetta fuori. Fanno eccezione i cuccioli perché nei primi mesi di vita hanno la tendenza a farlo spesso, più per vizio che per altro. E per alcuni, rimane anche da adulti. In questo caso, dunque, non c’è da preoccuparsi. Cambia invece il discorso se ci si accorge che da qualche tempo il proprio micio ha la tendenza a tenere la lingua, anche solo leggermente, al di fuori della bocca.
Le cause
Si chiama grooming ed è la modalità che utilizzano i gatti per pulirsi. E può succedere che nella foga, si dimentichino la lingua sporgente. Qui non c’è nulla da fare, ma se il proprio micio ha il pelo lungo oppure molto fitto, è bene prendere l’abitudine di spazzolarlo almeno una volta alla settimana, per aiutarlo nella sua pulizia.
Può accadere anche quando è in uno stato di relax totale: dormendo, tutto il corpo si rilassa, mascelle comprese, e la linguetta fuoriesce. Non c’è da preoccuparsi, al contrario, c’è da esserne felici. Significa che il proprio gatto si sente al sicuro e protetto. Ma può accadere che ciò avvenga anche nel caso di massima agitazione, come in seguito a un forte stress.
Se fa molto caldo, la linguetta che fuoriesce può segnalare un colpo di calore. Va portato subito in un luogo fresco, con una ciotola di acqua fresca. E se tende ad accasciarsi, è bene bagnare la linguetta con qualche goccia di acqua, in modo da stimolarlo a bere, e sentire il veterinario se non migliora in breve tempo.
Attenzione infine se ha anche la bocca aperta, ed emette suoni gutturali, perché potrebbe avere un corpo estraneo in bocca. Qui c’è poco da pensare: va tenuto fermo, e con una mano va estratto ciò che ha tentato di mangiare. Se invece in più sbava, vomita, barcolla, va portato di corsa dal veterinario perché potrebbe essere una forma di avvelenamento.
Quando ci vuole il veterinario
A tutte le età, la linguetta che spunta fuori dalla bocca può segnalare un problema ai denti, come una carie, la parodontite oppure si tratta dei dentini che spuntano nel cucciolo. In quest’ultimo caso, è legato al fastidio e con i giocattoli di gomma lo si aiuta a passare questa fase, fastidiosa, ma fisiologica. Negli altri casi, è necessario l’intervento del veterinario che in genere procede anche a una pulizia accurata dei denti dal tartaro.
Se è anziano, potrebbe essere il campanello di una forma di demenza, un disturbo neurologico che colpisce anche i gatti sopra i 15 anni. Non ci sono terapie purtroppo al momento, ma è bene una visita dal veterinario anche per sapere come seguirlo in questo momento della sua vita.
Referenze
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2868_allegato.pdf